Translate

22 aprile 2025

La sentenza della Corte di Cassazione n. 10188 del 2025 fornisce un importante chiarimento sul rapporto causale tra la condotta colpevole del sanitario e l’evento dannoso subito dal paziente. Di seguito si presenta un commento dettagliato dell’orientamento espresso dalla Suprema Corte in materia.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 10188 del 2025 fornisce un importante chiarimento sul rapporto causale tra la condotta colpevole del sanitario e l’evento dannoso subito dal paziente. Di seguito si presenta un commento dettagliato dell’orientamento espresso dalla Suprema Corte in materia.

**Contesto e pronuncia della Cassazione n. 10188/2025**

La pronuncia affronta il tema della responsabilità medica, in particolare il nesso causale tra l’azione o omissione del sanitario e il danno subito dal paziente. La Corte precisa che, ai fini della configurabilità della responsabilità, il rapporto causale tra condotta colpevole e evento dannoso deve essere ricostruito in favore del paziente, attribuendo a quest’ultimo il ruolo di soggetto che subisce le conseguenze di eventuali negligenze, imprudenze o imperizie del sanitario.

**Punto chiave: il ruolo del paziente nel rapporto causale**

Il principio affermato dalla Cassazione è che il danno subito dal paziente “ricade” sul soggetto che ha subito l’evento dannoso, ossia il paziente stesso. Ciò significa che, nel contesto della responsabilità medica, la responsabilità del sanitario si configura laddove sia accertato un rapporto causale tra la condotta colpevole e l’evento dannoso, e tale rapporto si traduce nel fatto che il danno “ricade” sul paziente, che ne subisce le conseguenze.

**Implicazioni pratiche della pronuncia**

1. **Accertamento del nesso causale**: La sentenza ribadisce che l’onere di dimostrare il nesso causale tra condotta e danno ricade sul paziente, che deve dimostrare che l’evento è stato causato dalla condotta colpevole del sanitario.

2. **Responsabilità del sanitario**: La responsabilità si configura quando si dimostra che il comportamento negligente, imprudente o imperito del medico ha determinato o contribuito a determinare il danno.

3. **Ruolo del danno come elemento centrale**: La presenza del danno, e il suo collegamento causale con la condotta del sanitario, sono elementi fondamentali per attribuire la responsabilità.

**Conclusioni**

L’orientamento espresso dalla Cassazione n. 10188/2025 rafforza il principio secondo cui il danno subito dal paziente “ricade” sul soggetto che lo ha patito, e la responsabilità del sanitario si fonda sulla prova del rapporto causale tra condotta colpevole e evento dannoso. Tale principio garantisce che la tutela risarcitoria sia orientata a riconoscere il ruolo centrale del danno subito dal paziente, attribuendo correttamente la responsabilità a chi, con condotta colpevole, ha causato l’evento dannoso.

**In sintesi:**

- La responsabilità medica si basa sulla dimostrazione del nesso causale tra condotta e danno.
- Il danno “ricade” sul paziente, che subisce le conseguenze dell’evento.
- La pronuncia chiarisce il ruolo del paziente nel rapporto causale, rafforzando il principio che la responsabilità del sanitario si fonda sulla causalità tra condotta e danno subito.

Questa sentenza rappresenta un riferimento importante per l’interpretazione della responsabilità medica e per la tutela dei diritti del paziente nel contesto giudiziario.

Nessun commento:

Posta un commento