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28 febbraio 2025
CGUE 2025-La sentenza emessa nei primi giorni del 2025 dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea riguarda il diritto dei medici di non raccomandare o somministrare il vaccino anti-COVID, a meno che non ci sia una prescrizione medica. La corte ha stabilito che i medici sono liberi di non raccomandare i vaccini se hanno dei dubbi sulla loro efficacia o sicurezza, senza che ciò comporti alcuna violazione delle loro obbligazioni professionali.
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Consiglio di Stato 2025-La sentenza del Consiglio di Stato, come riportato nell'ordinanza n. 2954 del 2023, ha stabilito che il giudizio di inidoneità espresso dalla commissione, che ha portato all'esclusione dalla procedura concorsuale per il servizio presso il Corpo dei Vigili del Fuoco, non è giustificato. La verificazione disposta dalla Sezione ha confermato che non vi erano motivi validi per considerare il candidato inidoneo. Questo esito sottolinea l'importanza di una valutazione accurata e imparziale nelle procedure concorsuali, garantendo che i candidati siano giudicati in base a criteri oggettivi e trasparenti. La decisione del Consiglio di Stato rappresenta un passo significativo verso la tutela dei diritti dei candidati e la trasparenza nelle selezioni pubbliche.
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Tar 2025- In questo procedimento, si fa riferimento a una memoria presentata dal ricorrente il 20 novembre 2024, in cui si sollevano delle contestazioni sugli atti impugnati (gravati). Il ricorrente contesta, in particolare, che gli atti in questione abbiano determinato una "decurtazione delle anzianità di servizio, degli avanzamenti di carriera, dei riconoscimenti previdenziali, pensionistici e dei congedi dei propri dipendenti". Inoltre, il ricorrente chiede che venga disposto un ordine per l'Amministrazione resistente affinché venga "immediatamente riconosciuto" quanto segue: • Gli scatti di anzianità di servizio • Gli avanzamenti di carriera • I periodi di congedo ordinario • Ogni altro diritto lavorativo, previdenziale o pensionistico, ad eccezione della retribuzione o degli stipendi sospesi a causa del mancato adempimento dell’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19. Queste richieste sembrano riguardare la richiesta di recupero di diritti o benefici che, secondo il ricorrente, sarebbero stati pregiudicati a causa delle decisioni prese dall'Amministrazione resistente, probabilmente legate alla gestione della pandemia e alla questione della vaccinazione obbligatoria. Tuttavia, va considerato che il contenuto di questa memoria potrebbe essere oggetto di contestazione da parte dell'Amministrazione resistente se si ritiene che le richieste siano state introdotte in modo tardivo o non correttamente notificato, come potrebbe indicare una "mutatio libelli", cioè una modifica sostanziale delle richieste iniziali del ricorso.
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Tar 2025-L'abrogazione dell'articolo 1, comma 15 bis del decreto legge n. 379/1987 ha portato a una rivalutazione della normativa esistente in materia di trattamento economico e previdenziale per le forze di polizia. In particolare, l'articolo 1911, comma 3 del codice dell'ordinamento militare (c.o.m.) mantiene in vigore l'articolo 6 bis del decreto legge n. 387/1987, che è stato modificato dall'articolo 21, comma 1 della legge n. 232/1990. Questa norma estende l'istituto degli scatti di anzianità, fissando in sei il numero di scatti attribuibili, al personale della Polizia di Stato che ricopre ruoli specifici, come commissari, ispettori, sovrintendenti, assistenti e agenti. Inoltre, l'estensione si applica anche ai membri del personale sanitario della Polizia di Stato e a quelli che svolgono attività tecnico-scientifica o tecnica, così come a personale delle forze di polizia con qualifiche equiparate. Tale disposizione riflette un tentativo di omogeneizzare il trattamento economico e previdenziale di tutto il personale del comparto difesa e sicurezza, riconoscendo l'importanza del lavoro svolto da queste categorie e cercando di garantire equità nelle loro condizioni lavorative e retributive.
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Verbale di violazione per abbandono di rifiuti (39)
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Art.321 c.p.p. fac simile verbale di sequestro preventivo d'iniziativa da parte della polizia giudiziaria (diritto d'autore)
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Identificazione sul posto - fac simile verbale di identificazione - art. 349 c.p.p.
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Commercio sulle aree pubbliche- fac simile verbale di contestazione immediata
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Fac simile verbale richiesta di apertura forzata della porta di uno stabile privato
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Fac simile verbale di rinvenimento di resti umani
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Verbali - 60 fac simile
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Modulistica - atti di polizia giudiziaria
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Commercio su aree pubbliche – verbale di accertata violazione
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Commercio sulle aree pubbliche. Verbale di contestazione
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Richiesta di accertamenti urgenti sulla persona ai sensi dell’art. 354 c.p.p. ai sensi degli Artt. 186 e 187 del Codice della Strada
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La sentenza della Corte di Cassazione (n. xxx) del 2025 riguarda la regolamentazione della pubblicità e delle affissioni pubbliche, con particolare attenzione alle strutture di stendardi e gonfaloni che sovrastano il suolo pubblico.
Cassazione 2025- L’atto di imputazione descrive un reato di furto di energia elettrica commesso dall’imputata, che ha sottratto una significativa quantità di energia elettrica dall’ENEL attraverso un allaccio diretto sulla presa del contatore, impedendo così la corretta registrazione del consumo. È importante sottolineare che l’addebito evidenzia, come elemento aggravante, che il fatto è stato commesso su cose destinate a pubblica utilità.
La sentenza della Corte di Cassazione n. XXXXX del 2025 offre un approfondimento significativo riguardo alla legittimità dell’azione dell’Enel nel revocare il beneficio del taglio dell’80% sui costi dell’energia elettrica, precedentemente concesso agli ex dipendenti. Di seguito si fornisce un commento dettagliato sulla decisione, analizzandone i presupposti, le motivazioni e le implicazioni giuridiche.
La sentenza della Cassazione n. 11982 del 2025 si inserisce in un contesto normativo particolarmente complesso riguardante l'acquisizione e l'utilizzazione dei dati di traffico telefonico e telematico, un tema di crescente rilevanza nel panorama giuridico contemporaneo, soprattutto in relazione alla protezione dei dati personali e ai diritti fondamentali degli individui.