La sentenza della Cassazione n. 25113 del 2025 in materia di infortuni sul lavoro evidenzia un principio fondamentale in ambito di responsabilità e attribuzione di causalità nel contesto degli infortuni professionali, in particolare quando si tratta di aziende committenti.
1. **Accertamento dell’inadempimento dell’azienda committente**
Il primo passo, secondo la pronuncia della Cassazione, è verificare se l’azienda committente abbia effettivamente violato gli obblighi previsti dall’art. 26 del d.lgs. n. 81/2008. Tale articolo disciplina i compiti di coordinamento e vigilanza tra soggetti che operano sullo stesso cantiere o nell’ambito di attività connesse, stabilendo responsabilità in capo all’azienda committente in relazione alla sicurezza dei lavoratori impiegati.
L’obbligo di vigilanza e di coordinamento implica che la committente debba garantire che il datore di lavoro appaltato o i lavoratori autonomi rispettino le norme di sicurezza. L’eventuale inadempimento in questa fase assume rilievo centrale perché può configurare una responsabilità indiretta e concorrente rispetto a quella del datore di lavoro diretto.
2. **Verifica della causalità tra inadempimenti e sinistro**
Una volta accertato l’inadempimento, la Corte sottolinea la necessità di esaminare concretamente come tali inadempimenti abbiano inciso sulla causazione dell’incidente. Questo significa valutare, caso per caso, se e in che misura le omissioni o le condotte negligenti dell’azienda committente abbiano contribuito a generare o aggravare le cause del sinistro.
La verifica causale si basa su un’analisi della situazione concreta, degli elementi di fatto, e sulla ricostruzione delle dinamiche dell’incidente, tenendo conto di tutte le circostanze che possano aver influito sull’evento dannoso.
3. **Implicazioni pratiche**
La sentenza ribadisce che la responsabilità delle aziende committenti non può essere automaticamente presunta, ma deve essere dimostrata attraverso un’attenta valutazione delle condotte e degli obblighi di legge. La prova dell’inadempimento, insieme alla dimostrazione del nesso causale, è essenziale per attribuire responsabilità e per eventuali conseguenze penali o civili.
4. **Conclusione**
In sintesi, la pronuncia della Cassazione n. 25113 del 2025 sottolinea che, nel contesto degli infortuni sul lavoro, è imprescindibile:
- Accertare preliminarmente l’eventuale inadempimento dell’azienda committente rispetto agli obblighi di sicurezza previsti dalla normativa.
- Verificare successivamente, sulla base di elementi concreti, come tali inadempimenti abbiano inciso causalmente sull’evento incidentale.
Questa impostazione rafforza il principio secondo cui la responsabilità in materia di infortuni sul lavoro deriva dall’accertamento di una condotta negligente o non diligente e dal nesso causale tra tale condotta e il danno subito.
Nessun commento:
Posta un commento