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16 settembre 2025

Cassazione 2025 –La Corte di Cassazione ha confermato che le Katane e le spade di fantasia, se dotate di punta acuminata e filo tagliente, sono considerate armi bianche “proprie”, soggette alla normativa di legge che le qualifica come armi. La controversia nasce dal fatto che un cittadino era stato condannato per aver detenuto in casa, senza denuncia, questi strumenti, trovati in una teca.

 



 

 

Cassazione 2025 –La Corte di Cassazione ha confermato che le Katane e le spade di fantasia, se dotate di punta acuminata e filo tagliente, sono considerate armi bianche “proprie”, soggette alla normativa di legge che le qualifica come armi. La controversia nasce dal fatto che un cittadino era stato condannato per aver detenuto in casa, senza denuncia, questi strumenti, trovati in una teca.

2. **Argomentazioni della Cassazione**

La Corte ha richiamato le disposizioni normative, in particolare l’articolo 704 del codice penale e il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), che definiscono cosa si intenda per “arma”. La definizione include strumenti progettati principalmente per offendere la persona, come pugnali, stiletti e spade, e distingue tra armi “proprie” e strumenti con destinazioni diverse (ad esempio, uso domestico, agricolo, sportivo).

3. **Distinzione tra armi “proprie” e “improprie”**

La sentenza ribadisce che, secondo la giurisprudenza consolidata, la qualificazione di un’arma come “propria” dipende dalla sua destinazione naturale e principale, che si verifica attraverso l’uso normale e consuetudinario che ne viene fatto in un dato contesto sociale e storico.

- Le armi “proprie” sono quelle destinate principalmente all’offesa personale, come le katane, considerate armi da taglio di origine tradizionale giapponese, usate storicamente anche dai samurai.

- Le armi “improprie” sono strumenti che, pur potendo essere usati anche come armi, sono normalmente destinati ad altri scopi, come strumenti da lavoro o da collezione.

4. **Le caratteristiche delle Katane e delle Spade Fantasy**

La sentenza specifica che le katane e le spade “fantasy” con punta acuminata e filo tagliente sono da considerarsi armi proprie, perché la loro natura e caratteristiche strutturali (lama affilata, punta) sono compatibili con l’uso come strumenti di offesa. La presenza di una punta acuminata e di un filo tagliente è sufficiente a qualificare questi strumenti come armi, indipendentemente dal loro uso quotidiano o ornamentale.

5. **La questione della destinazione principale**

Un aspetto centrale della decisione riguarda la destinazione principale dell’oggetto. La difesa aveva sostenuto che tali strumenti potevano avere una funzione ornamentale o da collezione, e quindi non rientrare nelle armi “proprie”. Tuttavia, la Corte ha evidenziato che questa argomentazione non è stata adeguatamente supportata né dall’accertamento di polizia né dall’imputato, che non ha fornito prova di una destinazione diversa dall’uso come arma.

6. **Significato pratico della sentenza**

La decisione sottolinea che, ai fini della legge, la qualificazione di un’arma dipende dalla sua reale funzione e uso normale, e non esclusivamente dalla volontà o dalla dichiarazione successiva del detentore. La presenza di strumenti affilati e con punta, trovati in casa e non denunciati, è sufficiente a configurare la condotta illegale prevista dall’articolo 697 del codice penale.

7. **Implicazioni per i possessori di armi bianche di fantasia**

Chi possiede katane o spade “fantasy” con caratteristiche di arma da taglio e punta deve considerare che, se tali strumenti sono destinati principalmente a offendere, possono essere qualificati come armi proprie e soggetti alle normative sulla detenzione e il porto. La mera assenza di intenzione di usarle come armi non esclude la loro qualificazione come tali, se le caratteristiche strutturali sono compatibili con un uso offensivo.

**In conclusione**, la sentenza ribadisce che la qualificazione di un’arma come “propria” o “impropria” si basa sulla destinazione naturale e sull’uso normale dello strumento, nonché sulle sue caratteristiche strutturali. Le katane e le spade fantasy con punta e filo affilato, se dotate di queste caratteristiche, sono considerate armi proprie e devono essere denunciate se detenute, nonostante possano anche avere funzioni ornamentali o da collezione. La normativa italiana, quindi, si applica rigorosamente per garantire la tutela della pubblica sicurezza, anche nei confronti di strumenti che, pur apparendo come oggetti da collezione o decorativi, possiedono le caratteristiche di un’arma da taglio e punta.




 

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