Tar 2025-Nel 2025 si è verificato un episodio di grande valore e coraggio da parte di un agente della Polizia di Stato, che ha rischiato la propria vita durante un’operazione antidroga, mettendo in salvo un intero stabile e prevenendo una potenziale tragedia. La sua azione, che ha evitato un’esplosione causata da una bombola di gas pronta ad esplodere, ha dimostrato grande senso del dovere, prontezza e professionalità. La decisione di arrestare un pregiudicato egiziano e di mettere in sicurezza la zona è stata sicuramente encomiabile e ha salvato molte vite.
Tuttavia, nonostante il riconoscimento da parte del comandante e il valore evidente dell’intervento, l’amministrazione della Polizia di Stato ha ritenuto che tale fatto, pur essendo meritorio, non fosse sufficiente per giustificare una promozione per merito straordinario. Questa posizione ha trovato conferma nel pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), che il scorso ha respinto il ricorso del sovrintendente, oggi in servizio nello stesso Commissariato.
La decisione del TAR evidenzia come, nel contesto delle promozioni e riconoscimenti ufficiali, siano richiesti criteri di merito che vadano oltre il semplice rischio personale e l’atto di coraggio. Essa invita a riflettere sulla complessità delle valutazioni che stanno alla base delle progressioni di carriera nel pubblico impiego, e sulla necessità di bilanciare riconoscimenti individuali con le norme e le prassi amministrative.
In conclusione, l’episodio rappresenta un esempio di grande dedizione e valore da parte di un agente, ma anche un caso che mette in luce le sfide e le restrizioni legate al sistema di riconoscimenti ufficiali, che devono essere ponderati attentamente per garantire equità e trasparenza nel merito delle promozioni.
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