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04 giugno 2025

Tar 2025- Il ricorrente è un Vice Ispettore della Polizia diStato in servizio presso la Questura di (OMISSIS), residente in (OMISSIS). Egliha presentato un’istanza di assegnazione temporanea presso un ufficio dellaPolizia di Stato nella provincia di residenza, motivata dalla necessità diassistere il proprio figlio, nato il (OMISSIS).

 

Tar 2025- Il ricorrente è un Vice Ispettore della Polizia diStato in servizio presso la Questura di (OMISSIS), residente in (OMISSIS). Egliha presentato un’istanza di assegnazione temporanea presso un ufficio dellaPolizia di Stato nella provincia di residenza, motivata dalla necessità diassistere il proprio figlio, nato il (OMISSIS).

   - La richiesta è stata formulata ai sensi dell’art. 42 bis del D.lgs. 26 marzo 2001 n. 151, e il Ministero dell’Interno ha risposto con un provvedimento di rigetto, dopo aver esaminato le osservazioni presentate ai sensi dell’art. 10 bis della legge 241/1990.

 

2. **Impugnazione e motivazioni del ricorso**:

   - Il ricorrente ha impugnato il provvedimento di rigetto, lamentando l’insussistenza di motivi validi per negare l’assegnazione temporanea richiesta, considerando la particolare esigenza di assistenza familiare e di cura del figlio.

   - Egli ha sottolineato come la normativa e i principi di favor familiae e tutela della maternità/paternità dovessero favorire l’accoglimento della richiesta, specialmente in presenza di esigenze di cura e assistenza.

 

3. **Decisione del TAR**:

   - Il Tribunale Amministrativo Regionale, accogliendo le istanze del ricorrente, ha pronunciato una sentenza di accoglimento del ricorso.

   - In particolare, ha annullato il provvedimento impugnato, cioè il decreto del (data), adottato dal Ministero dell’Interno, e ha ordinato all’Amministrazione di provvedere, entro venti giorni dalla comunicazione o notificazione della sentenza, all’assegnazione temporanea del ricorrente presso un reparto della provincia di (OMISSIS).

 

4. **Motivazioni e principi di diritto**:

   - La decisione si basa sulla considerazione che l’amministrazione non abbia adeguatamente motivato il diniego rispetto alla richiesta di assegnazione temporanea, in violazione dei principi di buon andamento e di tutela della famiglia.

   - Il TAR ha ritenuto che, alla luce della normativa e dei principi generali di diritto amministrativo, l’interesse del dipendente a mantenere il rapporto di assistenza con il proprio figlio costituisca motivo valido per l’accoglimento della domanda.

   - La sentenza sottolinea inoltre l’importanza di favorire soluzioni che garantiscano l’equilibrio tra doveri professionali e responsabilità familiari.

 

5. **Conseguenze della sentenza**:

   - La sentenza ha efficacia conformativa, cioè conferma l’obbligo dell’amministrazione di adottare il provvedimento di assegnazione temporanea richiesto.

   - La condanna al pagamento delle spese di lite di € 1.000,00, comprensiva di rimborso forfettario, IVA, CPA e contributo unificato, con possibilità di distrazione in favore del procuratore del ricorrente.

 

6. **Valutazione complessiva**:

   - La pronuncia rappresenta un’importante tutela per i dipendenti della pubblica amministrazione che, in presenza di esigenze familiari e di cura, possano ricorrere al contenzioso amministrativo per ottenere un riconoscimento dei propri diritti.

   - La decisione evidenzia come la mancata motivazione adeguata da parte dell’amministrazione possa determinare l’accoglimento del ricorso e l’obbligo di riesame della posizione del ricorrente.

 

**In conclusione**, la sentenza TAR 2025 si inserisce nel quadro delle pronunce che rafforzano la tutela dei diritti dei lavoratori pubblici in materia di assegnazioni temporanee, valorizzando i principi di tutela della famiglia e del diritto alla cura, e rafforzando il ruolo del giudice amministrativo quale garante di queste istanze.



 

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