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04 giugno 2025

Consiglio di Stato 2025- la sentenza riguarda un caso in cuialcuni soggetti, qualificati come dipendenti ed ex dipendenti del CorpoNazionale dei Vigili del Fuoco e della Polizia Penitenziaria, avevano intentatoun ricorso collettivo nei confronti delle Amministrazioni di appartenenza. Essichiedevano il risarcimento dei danni patrimoniali derivanti dalla mancataattivazione di forme pensionistiche complementari per il comparto sicurezza,difesa e soccorso pubblico, in base a quanto previsto dall’art. 26, comma 10,della legge n. 448/1998.

 

Consiglio di Stato 2025- la sentenza riguarda un caso in cuialcuni soggetti, qualificati come dipendenti ed ex dipendenti del CorpoNazionale dei Vigili del Fuoco e della Polizia Penitenziaria, avevano intentatoun ricorso collettivo nei confronti delle Amministrazioni di appartenenza. Essichiedevano il risarcimento dei danni patrimoniali derivanti dalla mancataattivazione di forme pensionistiche complementari per il comparto sicurezza,difesa e soccorso pubblico, in base a quanto previsto dall’art. 26, comma 10,della legge n. 448/1998.

 

**Punti principali del caso e motivazioni della sentenza:**

 

1. **Contesto normativo:** 

   La norma citata stabilisce che, al fine di armonizzare il trattamento di fine rapporto e l’istituzione di forme di previdenza complementare per i dipendenti pubblici, le procedure di negoziazione e concertazione possono definire la disciplina del trattamento di fine rapporto e l’istituzione di forme pensionistiche complementari. In sostanza, si prevede un quadro normativo che permette di attivare forme di previdenza integrativa per determinati comparti pubblici, tra cui quello della sicurezza e soccorso pubblico.

 

2. **Caratteristiche del ricorso collettivo:** 

   Il tribunale amministrativo ha evidenziato che il ricorso collettivo è stato proposto da 100 soggetti, ma senza specificare individualmente le loro posizioni, le caratteristiche o i dati necessari a sostenere la pretesa. Mancando di elementi concreti e di dati individuali, il ricorso risulta carente di elementi essenziali per valutare l’effettivo interesse in giudizio.

 

3. **Mancanza di interesse attuale e concreto:** 

   La sentenza sottolinea che, in assenza di trattamenti previdenziali già attivi o di elementi che dimostrino il danno concreto subito o imminente, il ricorso collettivo si basa su un interesse teorico e non attuale. Di fatto, i dipendenti e ex dipendenti del Corpo dei Vigili del Fuoco non sono ancora titolari di trattamenti previdenziali che potrebbero essere stati lesi dalla mancata attivazione di forme complementari.

 

4. **Implicazioni sulla fondatezza del ricorso:** 

   La mancanza di elementi specifici e di una posizione individuale definita rende il ricorso infondato o comunque privo di interesse attuale e concreto. In diritto amministrativo, tale interesse è fondamentale affinché il giudice possa pronunciarsi sulla domanda. La sua assenza porta alla dichiarazione di inammissibilità o al rigetto del ricorso.

 

**Conclusioni:** 

Il Consiglio di Stato ha confermato che un ricorso collettivo privo di elementi specifici, di dati individuali e di un interesse attuale e concreto non può essere accolto. La sentenza ribadisce l’importanza di una adeguata dimostrazione degli elementi di fatto e di diritto necessari per sostenere le pretese patrimoniali avanzate, soprattutto in ambito previdenziale e pensionistico.

 

**Considerazioni finali:** 

Questo caso evidenzia come la tutela giurisdizionale richieda, per essere efficace, una corretta qualificazione delle posizioni soggettive, una puntuale individuazione delle pretese e la dimostrazione di un interesse concreto e attuale, al fine di evitare ricorsi generici o privi di elementi probatori sufficienti.



 

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