La pronuncia della Cassazione n. 17650/2025 affronta il tema della configurabilità dell’associazione per delinquere in ambito familiare, chiarendo alcuni aspetti fondamentali riguardo alla natura e alle caratteristiche di tali associazioni.
**Analisi del contesto e delle conseguenze giuridiche**
In primo luogo, la Corte evidenzia come la presenza di una consorteria criminosa costituita prevalentemente da componenti della stessa famiglia non escluda la configurabilità di un’associazione per delinquere. Questo significa che, contrariamente a un’interpretazione riduttiva o a un’ipotesi di esclusiva di altri tipi di associazioni, il semplice fatto che i membri siano legati da rapporti parentali o coniugali non possa essere considerato come una causa di esclusione della responsabilità penale per associazione a delinquere.
**Rapporti familiari come elemento di rafforzamento del vincolo associativo**
La Corte sottolinea, invece, come i rapporti parentali o coniugali, sommandosi al vincolo associativo, possano rendere quest’ultimo ancora più pericoloso. Questo è un punto di fondamentale importanza perché permette di comprendere come la famiglia possa trasformarsi in un ambiente più propizio alla commissione di reati organizzati, data la fiducia, la vicinanza e la possibilità di coordinamento più facilitata tra i membri.
**Implicazioni pratiche e interpretative**
Dal punto di vista pratico, questa pronuncia suggerisce che le autorità investigative e giudiziarie devono considerare con attenzione anche le dinamiche familiari quando si tratta di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere. La presenza di rapporti familiari, invece di essere un elemento di esclusione, può costituire un elemento di aggravamento o di motivo di approfondimento investigativo, poiché può facilitare il coordinamento criminoso.
In ambito interpretativo, la decisione della Cassazione ribadisce il principio secondo cui l’elemento soggettivo e i rapporti tra i membri sono cruciali nel delineare la configurazione dell’associazione criminale. La presenza di legami familiari, dunque, non è ostativa alla configurazione, ma anzi può rafforzare la pericolosità dell’associazione.
**Conclusioni**
In conclusione, la Cassazione n. 17650/2025 conferma che l’associazione per delinquere può essere costituita anche da membri di una stessa famiglia e che tali rapporti, anziché escludere la configurazione del reato, possono aumentare la gravità e la pericolosità dell’insieme criminoso. Tale pronuncia rafforza l’orientamento giurisprudenziale secondo cui la presenza di legami familiari, in sé, non costituisce un ostacolo alla qualificazione di un’associazione come criminale, ma può essere considerata un elemento che aggrava la responsabilità e la pericolosità del gruppo.
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