Tar 2025-la decisione del TAR riguarda la legittimità di una sanzione disciplinare nei confronti di un militare. È evidente che l'argomentazione si concentra sull'assenza di un obbligo specifico di accasermamento, nonché sulla mancanza di un ordine chiaro che sarebbe alla base della violazione contestata.
**Punti chiave del ragionamento:**
1. **Obbligo di accasermamento**: L'analisi parte dal presupposto che non ci fosse un obbligo esplicito di accasermamento per i militari coinvolti. Questo è un aspetto cruciale, poiché l’assenza di una norma specifica riduce la responsabilità del singolo.
2. **Violazione delle consegne**: La sanzione disciplinare si fonda sull'asserita violazione dell'articolo 730 del d.P.R. n. 90/2010. Tuttavia, la decisione sottolinea che la sanzione è illegittima in quanto la violazione delle consegne presuppone l'esistenza di ordini precisi, i quali non sono stati forniti nel caso in oggetto.
3. **Interrelazione tra articoli**: Si evidenzia che l’insussistenza della violazione ex art. 730 comporta anche l’insussistenza delle violazioni degli articoli 729 (esecuzione di ordini) e 717 (senso di responsabilità). Questo rafforza l'idea che senza un ordine specifico, non possa esserci un illecito disciplinare.
4. **Riferimento al d.lgs. n. 66/2010**: L'articolo 1352 del decreto legislativo in questione limita l'illecito disciplinare a violazioni esplicitamente previste dal codice, dai regolamenti o derivanti da ordini. Questa norma funge da ulteriore supporto alla tesi della difesa.
5. **Accoglimento del ricorso**: La conclusione del Collegio è chiara: accogliere il ricorso e annullare la sanzione impugnata. Il primo motivo di impugnazione, essendo di natura assorbente, esonera il Collegio dall'esaminare eventuali ulteriori motivi.
**Considerazioni finali**:
Questa decisione mette in luce l'importanza di una corretta interpretazione delle norme e della necessità di ordini chiari e specifici nell'ambito militare. La tutela dei diritti del militare è garantita attraverso la scrupolosa attenzione alle procedure disciplinari e alle norme che le regolano. L'assenza di un obbligo chiaro e di ordini specifici non solo è un elemento di difesa, ma evidenzia anche la necessità di un approccio equo e giusto nel trattamento dei militari. La pronuncia del TAR si configura quindi come un importante precedente nella materia del diritto militare.
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