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07 marzo 2025

La sentenza della Cassazione n. 5841 del 2025 fornisce un'importante precisazione sul perfezionamento del contratto di mutuo. In particolare, la Corte afferma che il contratto si considera concluso con la messa a disposizione delle somme, mediante accredito sul conto corrente del mutuatario, senza che rilevi il destino delle stesse somme.

 

La sentenza della Cassazione n. 5841 del 2025 fornisce un'importante precisazione sul perfezionamento del contratto di mutuo. In particolare, la Corte afferma che il contratto si considera concluso con la messa a disposizione delle somme, mediante accredito sul conto corrente del mutuatario, senza che rilevi il destino delle stesse somme. Questo principio chiarisce che il mutuo è perfezionato anche nel caso in cui il denaro venga utilizzato per estinguere debiti preesistenti con la banca, piuttosto che per altre finalità previste dal contratto originario.

Il passaggio della disponibilità delle somme al mutuatario, infatti, rappresenta l'elemento essenziale per la conclusione del contratto, indipendentemente dallo scopo per cui il denaro viene impiegato. Tale interpretazione potrebbe avere ripercussioni significative per la gestione delle pratiche di mutuo, in quanto stabilisce una separazione netta tra il momento della disponibilità del denaro e l’utilizzo che ne viene fatto, rafforzando la certezza dei tempi di perfezionamento dell'accordo.

 

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