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07 marzo 2025

La sentenza della Cassazione n. 5968 del 2025, emessa dalle Sezioni Unite, stabilisce un'importante precisazione riguardo al contratto di mutuo, qualificandolo come titolo esecutivo a favore del mutuante.

 

La sentenza della Cassazione n. 5968 del 2025, emessa dalle Sezioni Unite, stabilisce un'importante precisazione riguardo al contratto di mutuo, qualificandolo come titolo esecutivo a favore del mutuante. Secondo la Corte, il contratto di mutuo diventa titolo esecutivo non appena la somma viene messa a disposizione del mutuatario e quest'ultimo assume l'obbligo di restituirla. In altre parole, non è necessario che venga stipulato un ulteriore atto pubblico o una scrittura privata per rendere il contratto di mutuo esecutivo.

Il principio stabilito dalla Cassazione si applica anche nei casi in cui, contestualmente alla stipula del mutuo, vengano previsti accordi relativi alla costituzione della somma mutuata in deposito o pegno irregolari, con l'impegno da parte del mutuante di svincolare tale somma al verificarsi di specifiche condizioni concordate. La Corte ha quindi ribadito che, indipendentemente da eventuali ulteriori pattuizioni accessorie, il contratto di mutuo assume automaticamente valore di titolo esecutivo, dando al mutuante la possibilità di procedere per il recupero delle somme anche senza il bisogno di un ulteriore atto formale.

Questo orientamento giuridico semplifica e rende più chiara la procedura di esecuzione del mutuo, tutelando i diritti del mutuante e garantendo un percorso diretto per il recupero delle somme dovute, una volta che il mutuatario abbia assunto l'obbligo di restituirle.

 

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