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28 febbraio 2025
Cassazione 2025-La Corte di Cassazione ha affermato, in linea con la giurisprudenza consolidata, che il datore di lavoro non può omettere l'audizione del lavoratore che abbia fatto una richiesta espressa e inequivocabile in merito alla possibilità di essere ascoltato prima che venga adottata una sanzione disciplinare.
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Gdpr: moduli e guida privacy FONTE Consiglio Nazionale Forense Il GDPR e l'avvocato Informativa ai sensi dell’art. 13 del Regolamento europeo 679/2016 e consenso Modulistica
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Prontuario violazioni emergenza COVID-19 ( a cura della Guardia di Finanza) La Guardia di Finanza mette a disposizione un utilissimo prontuario su 22 violazioni in cui si può incorrere se si violano le disposizioni anti covid.
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27 febbraio 2025
La sentenza della Cassazione n. 8231 del 2025 affronta un caso di molestie familiari, in particolare quelle messe in atto da un padre nei confronti del proprio figlio attraverso l'uso di sms e messaggi su WhatsApp. In questo contesto, la Corte ha escluso la particolare tenuità del fatto, ovvero non ha ritenuto che le molestie fossero di tale lieve entità da giustificare una riduzione della gravità del reato.
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La sentenza della Cassazione n. 5131 del 2025 riguarda la rilevanza penale dell'illecito tributario e la questione del raddoppio dei termini per l'accertamento. In particolare, la Corte stabilisce che la rilevanza penale di un illecito tributario ai fini del raddoppio dei termini per l'accertamento deve essere valutata con riferimento al momento in cui la violazione è stata consumata e, soprattutto, al momento in cui l'accertamento è stato effettuato.
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La sentenza della Cassazione n. 5084 del 2025 affronta un aspetto importante riguardo alla revoca del permesso di soggiorno per motivi legati alla mancanza di un lavoro al momento della scadenza del permesso. Secondo la Corte, l'assenza di un lavoro al momento della scadenza del permesso di soggiorno non è sufficiente da sola per giustificare la revoca del permesso.
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La sentenza della Cassazione n. 5127 del 2025 stabilisce un principio importante riguardo alla protezione concessa allo straniero in Italia. Secondo la Corte, la scadenza del permesso di soggiorno non comporta automaticamente la cessazione della protezione che era stata precedentemente concessa. In altre parole, anche se il permesso di soggiorno scade, lo straniero può continuare a godere della protezione, a meno che non venga adottato un provvedimento di revoca da parte delle autorità competenti.
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La sentenza della Cassazione n. 8232 del 2025 affronta un caso di molestie in cui una moglie è stata condannata per aver utilizzato le SIM card dei figli per inviare numerosi messaggi al marito separato. Questo comportamento è stato considerato molestia, in quanto ha creato una situazione di disagio e di intrusione nella vita del coniuge.
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Atto di citazione per il pagamento dell'indennità di sopraelevazione (art. 1127 c.c.) (32)
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Valutazione dei rischi. Comunicazione al rappresentante per la sicurezza
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Richiamo per mancato uso dei dispositivi di protezione individuale
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Designazione del lavoratore incaricato dell'attuazione delle misure di gestione delle emergenze
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Nomina di addetto interno al Servizio di prevenzione e protezione.
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Diffida a rimuovere un condizionatore per violazione del decoro architettonico dell'edificio condominiale.
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Verbale infrazione in materia igienico-sanitaria (D.P.R. 26.3.1980, n. 327, art. 31; L. 30.4.1962, n. 283, art. 17).
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Corte dei Conti 2025 - Perdita del grado e diritto a pensione: il recente caso in un Tar
Cassazione 2025- L’atto di imputazione descrive un reato di furto di energia elettrica commesso dall’imputata, che ha sottratto una significativa quantità di energia elettrica dall’ENEL attraverso un allaccio diretto sulla presa del contatore, impedendo così la corretta registrazione del consumo. È importante sottolineare che l’addebito evidenzia, come elemento aggravante, che il fatto è stato commesso su cose destinate a pubblica utilità.
Licenziamento Disciplinare e Pendenza di un Procedimento Penale
La sentenza della Corte di Cassazione n. XXXXX del 2025 offre un approfondimento significativo riguardo alla legittimità dell’azione dell’Enel nel revocare il beneficio del taglio dell’80% sui costi dell’energia elettrica, precedentemente concesso agli ex dipendenti. Di seguito si fornisce un commento dettagliato sulla decisione, analizzandone i presupposti, le motivazioni e le implicazioni giuridiche.