Consiglio di Stato 2025- questione del pregiudizio subito dal ricorrente, il signor --OMISSIS-, in relazione alla sua progressione di carriera militare e alle conseguenze economiche e previdenziali derivanti da una erronea attribuzione del grado e dalla conseguente esclusione illegittima.
**Punti chiave del pronunciamento e analisi:**
1. **Pregiudizio derivante dall’attribuzione del grado inferiore:**
La decisione sottolinea che il danno subito dal ricorrente non si limita alla questione formale dell’assegnazione del grado, ma si estende anche alle conseguenze pratiche, quale il demansionamento. In particolare, il signor --OMISSIS- ha svolto incarichi e incombenze inferiori rispetto ai propri commilitoni con la stessa decorrenza giuridica (pari-corso), causando un danno professionale e psicologico, oltre che economico.
2. **Implicazioni di demansionamento:**
La differenza di incarichi e responsabilità rispetto ai pari-corso ha un riflesso diretto sulla carriera e sulla dignità militare del soggetto, compromettendo la progressione di carriera e la percezione di equità nel sistema militare.
3. **Danno economico e previdenziale:**
È evidenziato che il signor --OMISSIS- è stato privato, per dieci mesi, della retribuzione e della copertura previdenziale relative a quel periodo. La documentazione depositata in primo grado (estratto conto) supporta questa affermazione, e il giudice ha ritenuto che tale privazione costituisca un danno risarcibile.
4. **Decorrenza della posizione giuridica:**
Il Consiglio di Stato conferma che la decorrenza amministrativa della posizione del ricorrente è correttamente collocata al 24 aprile 2015. L’errore dell’Amministrazione nell’emettere il provvedimento di illegittima esclusione non può essere addebitato al soggetto, né penalizzare la sua carriera militare.
5. **Responsabilità dell’Amministrazione e condanna al risarcimento:**
Il Ministero della Difesa è condannato al pagamento di € 5.000,00 a titolo di spese di lite, oltre accessori di legge. Ciò sottolinea la responsabilità dell’Amministrazione per l’illegittimità del provvedimento e per il danno subito dal ricorrente.
**Considerazioni finali:**
La pronuncia conferma la tutela giurisdizionale del militare nei casi di illegittima esclusione o demansionamento, evidenziando come tali atti possano avere conseguenze serie e durature sulla carriera e sulla vita economica del soggetto. La decisione si inserisce nel solco della tutela dei diritti dei militari, riconoscendo la rilevanza delle conseguenze pratiche che derivano da atti amministrativi illegittimi, e rafforzando il principio che la tutela giurisdizionale deve intervenire efficacemente per riparare tali pregiudizi.
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