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02 giugno 2025

La sentenza della Corte di Cassazione n. 13854 del 2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di diritto di accesso agli atti assicurativi, in particolare nel contesto del procedimento di sinistro. La decisione si inserisce nel più ampio quadro della disciplina sulla trasparenza e sulla tutela dei diritti delle parti coinvolte, rafforzando il principio che l’assicurato o altri soggetti interessati possono accedere esclusivamente agli atti già in possesso dell’assicurazione e contenuti nel fascicolo del sinistro.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 13854 del 2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di diritto di accesso agli atti assicurativi, in particolare nel contesto del procedimento di sinistro. La decisione si inserisce nel più ampio quadro della disciplina sulla trasparenza e sulla tutela dei diritti delle parti coinvolte, rafforzando il principio che l’assicurato o altri soggetti interessati possono accedere esclusivamente agli atti già in possesso dell’assicurazione e contenuti nel fascicolo del sinistro.

**Principali punti della decisione:**

1. **Limite temporale e materiale dell’accesso:**  
   La Corte stabilisce che il diritto di accesso deve essere limitato agli atti che sono già in possesso della compagnia assicurativa e presenti nel fascicolo del sinistro. Ciò implica che l’assicurazione non è obbligata ad acquisire ulteriori documenti o a svolgere nuove perizie o accertamenti tecnici su richiesta dell’interessato, qualora tali attività non siano già state eseguite o non siano già documentate nel fascicolo.

2. **Esclusione di obblighi di approfondimento ulteriore:**  
   La compagnia assicurativa non è tenuta né a effettuare nuove perizie tecniche né ad acquisire documentazione da soggetti terzi su richiesta di parte interessata, salvo che tali atti siano già stati raccolti o siano contenuti nel fascicolo del sinistro. Questo limita l’onere dell’assicurazione e chiarisce che il suo dovere di trasparenza si riferisce agli atti già disponibili, non a quelli che devono ancora essere prodotti.

3. **Impatti pratici:**  
   La pronuncia mira a evitare richieste di accesso eccessivamente ampie o generiche che potrebbero costringere le compagnie a svolgere attività di indagine e perizie onerose e non previste dalla normativa. In questo modo si tutela anche l’efficienza del procedimento assicurativo e si evita che le richieste di accesso si trasformino in strumenti di indagine estesa e non necessaria.

4. **Implicazioni per il rapporto tra assicurato e compagnia:**  
   La sentenza sottolinea che il diritto di accesso deve essere esercitato in modo limitato, rispettando i limiti costituiti dalla disponibilità effettiva degli atti. La compagnia, dal canto suo, ha l’obbligo di mettere a disposizione ciò che ha già raccolto, mantenendo un equilibrio tra trasparenza e tutela delle risorse aziendali.

**In conclusione,** la sentenza n. 13854 del 2025 della Cassazione chiarisce che il diritto di accesso agli atti assicurativi è circoscritto ai documenti già in possesso dell’assicurazione e contenuti nel fascicolo del sinistro, escludendo l’obbligo di acquisire ulteriori documenti o di effettuare nuove attività di indagine. Questo orientamento rafforza il principio di trasparenza, senza tuttavia gravare eccessivamente le compagnie assicurative con richieste che comporterebbero oneri organizzativi e procedurali non previsti dalla legge. 

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