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02 giugno 2025

La sentenza della Cassazione n. 13867/2025 fornisce un chiarimento importante in materia di imposte sui redditi, in particolare riguardo alla corretta imputazione delle sopravvenienze attive derivanti dal riconoscimento di crediti o dal disconoscimento di debiti preesistenti in sede giudiziale.

 

La sentenza della Cassazione n. 13867/2025 fornisce un chiarimento importante in materia di imposte sui redditi, in particolare riguardo alla corretta imputazione delle sopravvenienze attive derivanti dal riconoscimento di crediti o dal disconoscimento di debiti preesistenti in sede giudiziale.

**Analisi del principio stabilito:**

1. **Sopravvenienze attive e loro natura:**  
Le sopravvenienze attive sono entrate o crediti che si materializzano successivamente all’esercizio di imposta, in questo caso attraverso un riconoscimento giudiziale. Possono derivare dal riconoscimento di un credito (ad esempio, una sentenza che accerta un credito nei confronti di un debitore) o dal disconoscimento di un debito preesistente.

2. **Momento di imputazione ai fini fiscali:**  
Secondo la pronuncia della Cassazione, queste sopravvenienze devono essere dichiarate nell’anno di imposta in cui si verifica la condizione di certezza e obiettività della loro esistenza. Tale momento coincide con la data di deposito della sentenza che riconosce il credito o disconosce il debito.

3. **Rilevanza della data di deposito della sentenza:**  
La sentenza diventa il momento chiave, poiché rappresenta il momento in cui la posta attiva (il credito riconosciuto) diviene certa e determinabile, ai sensi dell’art. 109 del d.P.R. 917/1986 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). La certezza della condizione è essenziale per la corretta imputazione fiscale.

4. **Condizione dell’efficacia della sentenza:**  
L’imputazione si applica sempre che non sia stata sospesa l’efficacia esecutiva della sentenza. Se, ad esempio, vi fosse una sospensione dell’efficacia, il momento di imputazione dovrebbe essere posticipato alla data di efficacia definitiva.

**Implicazioni pratiche:**

- **Per i contribuenti:**  
Devono dichiarare le sopravvenienze attive nell’anno in cui la sentenza è depositata, garantendo così la corretta applicazione del principio di competenza e di certezza fiscale.

- **Per i professionisti e consulenti:**  
È fondamentale monitorare la data di deposito delle sentenze che riconoscono crediti o disconoscono debiti, oltre a verificare eventuali sospensioni dell’efficacia.

- **Per l’Amministrazione finanziaria:**  
Questo principio aiuta a evitare contestazioni sulla corretta imputazione delle entrate, favorendo una più precisa conformità fiscale.

**In conclusione:**  
La pronuncia della Cassazione n. 13867/2025 ribadisce che il momento di imputazione delle sopravvenienze attive in sede di imposte sui redditi è quello del deposito della sentenza, a condizione che questa sia efficace e non sospesa, rafforzando il principio di certezza e obiettività nella determinazione del reddito imponibile. 

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