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06 aprile 2025

La sentenza n. 8910 della Cassazione del 2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di notifiche, in particolare riguardo alle modalità di notifica delle cartelle esattoriali antecedenti al 28 novembre 2012. La questione centrale riguarda la legittimità dell'affissione dell'avviso di deposito nell'albo pretorio del Comune come modalità di notifica.

 

La sentenza della Cassazione n. 8859 del 2025 offre spunti di riflessione significativi in merito alla liquidazione del danno biologico, un tema di grande rilevanza nel campo del diritto civile e della responsabilità civile. In particolare, il principio stabilito dalla Corte si concentra sulla necessità di considerare l'epoca in cui le patologie si sono consolidate per la determinazione dell'ammontare del danno

 

 

La Cassazione, con la sentenza n. 8849 del 2025, ha ribadito un principio fondamentale riguardante la forma del patto di assunzione in prova. Secondo quanto stabilito dai giudici, è necessaria la forma scritta per la validità di tale accordo, in quanto la legge richiede espressamente che questo tipo di contratto sia redatto in forma scritta "ad substantiam".

 

La sentenza della Cassazione n. 13135 del 20225 affronta tematiche rilevanti in materia di responsabilità penale e amministrativa, con particolare attenzione al rapporto tra reati e violazioni di norme amministrative, nonché all'impatto del fallimento sulla responsabilità del legale rappresentante.

 

La sentenza n. 8819 della Cassazione del 2025 rappresenta un'importante pronuncia in materia di oneri generali di sistema nel settore dell'energia elettrica. In essa, la Corte ha chiarito la natura giuridica di tali oneri, classificandoli come corrispettivi contrattuali piuttosto che come tributi.

 

Testo unico immigrazione 10 marzo 2025

 

 

Codice della strada 10 marzo 2025

 

Codice amministrazione digitale 28 maggio 2024

 

 

Tar 2025- Il caso descritto evidenzia una serie di passaggi procedurali e normativi che sono stati attivati dal Questore di -OMISSIS- in seguito a un episodio ritenuto grave riguardante un dipendente. La decisione di avviare un'inchiesta disciplinare, come previsto dall'art. 19 del d.P.R. n. 737 del 1981, riflette la volontà dell'amministrazione di affrontare in modo serio e rigoroso condotte che possano compromettere la fiducia riposta nei pubblici ufficiali.

 

Tar 2025- la tematica riguarda l'assegnazione temporanea del ricorrente** Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la ...., nella sua recente pronuncia, ha accolto la domanda cautelare presentata dal ricorrente, ordinando all'amministrazione resistente di procedere all'assegnazione temporanea del ricorrente presso un ufficio di polizia nella provincia di competenza. Questo provvedimento si inserisce in un contesto giuridico particolarmente rilevante, in quanto affronta la questione dell'assegnazione di personale all'interno del Ministero dell’Interno, in particolare per quanto riguarda il personale della Polizia di Stato.

 

Consiglio di Stato 2025- Il caso in esame riguarda il ricorso presentato al TAR Lazio da un soggetto che ha impugnato il provvedimento del Ministero della Difesa inerente al non accoglimento della sua istanza di arruolamento per chiamata diretta nominativa, ai sensi dell'articolo 705 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 e successive modifiche. La questione è complessa e merita un’analisi approfondita.

 

05 aprile 2025

Consiglio di Stato 2025-Il Consiglio di Stato, con una pronuncia del 2025, ha dichiarato illegittima una previsione regolamentare adottata da un comune che imponeva il divieto di accendere fuochi d'artificio. Questa decisione si fonda sulla considerazione che tale disposizione rientra nelle materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato.

 

 

Il perché di una giurisdizione militare e di un diritto penale militare e di una scienza penale militare (a cura di Buffelli Antonio Placido)

 

Tecniche di investigazione, i vari tipi L’investigazione nel campo della polizia locale (a cura della Dott.ssa Crapanzano Laura)

 

CGUE 2025-La recente sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea riguardante il diritto di rettifica dei dati personali relativi all'identità di genere offre importanti spunti di riflessione sul delicato equilibrio tra protezione dei dati personali e il rispetto dei diritti fondamentali delle persone. In particolare, la pronuncia si concentra su aspetti chiave del Regolamento (UE) 2016/679, noto come GDPR, evidenziando il principio di esattezza dei dati e le modalità di esercizio del diritto di rettifica.