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03 aprile 2025

La recente ordinanza n. 8684 del 2 aprile 2025 della Corte di Cassazione, Sezione IV, rappresenta un punto di riferimento fondamentale nel panorama del diritto tributario italiano. La decisione riafferma un principio cardine: le sanzioni tributarie, in quanto espressione di una responsabilità personale, non possono essere trasmesse agli eredi del contribuente. Questo orientamento si basa sul carattere afflittivo delle sanzioni tributarie, che le distingue dalle obbligazioni civili, le quali possono invece essere trasmesse agli eredi in virtù della loro natura risarcitoria.

 

 

La disciplina delle sanzioni disciplinari e il diritto di difesa del lavoratore rappresentano un tema cruciale nel diritto del lavoro, soprattutto in relazione alla corretta interpretazione delle norme contrattuali collettive. L'ordinanza della Corte di Cassazione n. 2066 del 29 gennaio 2025 ha fornito un chiarimento significativo in merito al termine di cinque giorni previsto dal CCNL metalmeccanici per la presentazione delle giustificazioni da parte del lavoratore. La Corte ha stabilito che tale termine si riferisce alla data di invio delle giustificazioni da parte del dipendente e non alla loro ricezione da parte del datore di lavoro.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 5501 del 2 marzo 2025 rappresenta un importante chiarimento nel contesto della regolamentazione dei diritti e dei doveri dei dirigenti medici, con particolare riferimento al principio di onnicomprensività della retribuzione. Questa decisione sottolinea il rigore interpretativo della Corte nel garantire che il rapporto di lavoro si svolga nel rispetto delle regole contrattuali, evitando che errori di calcolo, anche se non imputabili ai dirigenti stessi, possano costituire una base per rivendicazioni economiche non previste dal contratto.

 

 

Cassazione 2025: Diritto al rimborso delle spese per la pulizia degli indumenti di lavoro

 

Cassazione 2025- La pronuncia della Cassazione del 2025 offre spunti rilevanti riguardo alla questione della validità delle prove in materia di guida in stato di ebbrezza, in particolare per quanto concerne l’omologazione e la manutenzione dell’etilometro.

 

Cassazione 2025- Nel 2025, la Corte di Cassazione ha affrontato un caso di responsabilità in occasione di un tamponamento a catena, stabilendo un principio giuridico importante in materia di sinistri stradali. La decisione si è focalizzata sulla responsabilità del conducente che tampona un veicolo in fila, chiarendo che la mancata attivazione delle quattro frecce di emergenza da parte del veicolo che precede non costituisce una valida giustificazione per escludere la propria responsabilità.

 

Interpello ai sensi dell'articolo 12 del d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni, in merito alla “Designazione del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)”. Seduta della Commissione del 24 ottobre 2024.

 

02 aprile 2025

Confermato il sequestro preventivo degli autovelox carenti dell’approvazione, oltre che dell’omologazione (Corte di Cassazione, Sezione V Penale, Sentenza 14 marzo 2025, n. 10365)

 

 

DECRETO-LEGGE 28 marzo 2025, n. 36 Disposizioni urgenti in materia di cittadinanza. (25G00049) (GU Serie Generale n.73 del 28-03-2025)note: Entrata in vigore del provvedimento: 29/03/2025

 

Cassazione 2025-La sicurezza stradale rappresenta un tema cruciale nella società contemporanea, dove il traffico veicolare è in costante aumento e le distrazioni alla guida, in particolare quelle causate dall'uso di dispositivi mobili, sono diventate un fenomeno sempre più diffuso. La responsabilità del conducente, pertanto, non può limitarsi a una mera valutazione delle circostanze immediatamente percepibili, ma deve estendersi a una considerazione più ampia delle norme di prudenza e attenzione che ogni automobilista è tenuto a osservare.

 

 

 

 

La sentenza della Cassazione n. 12518 del 2025 tratta una questione di rilevante importanza nel contesto delle azioni di protesta e dell'impatto del diritto penale su tali manifestazioni. La Corte si è espressa su un caso specifico riguardante un’attivista di "Ultima Generazione" fermata all'interno di un museo con gessetti e colla, strumenti considerati dalla pubblica accusa come preparatori per il reato di imbrattamento

 

La sentenza della Cassazione n. 8519 del 2025 affronta tematiche importanti riguardanti la successione e i diritti dei figli nati fuori dal matrimonio. In particolare, si concentra sul potere di interrompere l'usucapione dei beni da parte di un figlio riconoscibile secondo la legge vigente al momento della successione.

 

La sentenza n. 8455 del 2025 della Corte di Cassazione offre un'importante riflessione sui limiti e le possibilità di utilizzo dei documenti acquisiti in ambito penale, in particolare quando questi sono soggetti alla "clausola di specialità". Questa clausola si riferisce alle restrizioni imposte sull'uso di prove o documenti ottenuti durante un procedimento penale, per garantire che tali elementi siano utilizzati solo per gli scopi specifici per cui sono stati acquisiti.

 

La sentenza n. 8478 della Corte di Cassazione, emessa nel 2025, rappresenta un importante intervento giuridico in materia di indennità di disoccupazione per i lavoratori frontalieri residenti in Italia. L'analisi di tale pronuncia si rende necessaria non solo per comprendere le implicazioni legali dirette, ma anche per valutare l'impatto sociale ed economico che essa può generare in un contesto lavorativo sempre più globalizzato.

 

La sentenza emessa dal Tribunale di Campobasso il 19 marzo 2025, n.r.g. 627/2023, affronta una tematica di rilevante importanza nel campo del diritto del lavoro e della sicurezza sociale, ovvero l'obbligo del titolare di un'impresa commerciale al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali anche per i familiari coadiutori assicurati. Questo tema si inserisce in un contesto normativo complesso, dove si intrecciano le esigenze di tutela dei lavoratori e la necessità di garantire la sostenibilità economica delle imprese.