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24 ottobre 2025

Corte di Giustizia Europea 2025 - "Tempo di viaggio obbligatorio considerato orario di lavoro: nuova sentenza CGUE novembre 2025" - Questa pronuncia della CGUE stabilisce che il tempo dedicato ai tragitti di andata e ritorno, imposti dal datore di lavoro con veicolo aziendale e a un orario definito, deve essere considerato orario di lavoro ai fini della direttiva europea sull'orario di lavoro. Questa decisione ha importanti implicazioni sull'organizzazione e i costi del lavoro

Corte di Giustizia Europea 2025 -  una recente pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) prevista per ottobre 2025, in una causa ancora identificata come xxxxx, che affronta la questione dell’orario di lavoro, con particolare attenzione alla qualificazione del tempo di spostamento come parte dell’orario di lavoro stesso.

**Analisi dettagliata:**

1. **Contesto normativo**: La pronuncia si inserisce nel quadro della Direttiva 2003/88/CE, che mira a regolamentare l’orario di lavoro e le condizioni di riposo dei lavoratori nell’UE. La direttiva non disciplina direttamente la retribuzione di tutte le fasi dell’orario di lavoro, ma definisce cosa si intende per “orario di lavoro” e garantisce diritti fondamentali di tutela della salute e del benessere del lavoratore.

2. **Principio di diritto affermato dalla CGUE**: La Corte stabilisce che il tempo di spostamento tra un luogo determinato dal datore di lavoro e il luogo di esecuzione della prestazione lavorativa, effettuato con un veicolo di proprietà del datore di lavoro e in un orario imposto, deve essere considerato parte dell’orario di lavoro ai sensi dell’art. 2, punto 1, della direttiva.

3. **Condizioni specifiche**: La decisione si basa sull’osservazione che il lavoratore, in questa situazione, non si muove liberamente ma sotto l’autorità del datore di lavoro, in un orario stabilito e usando mezzi di proprietà del datore stesso. Tali condizioni organizzative rendono il tempo di spostamento un’attività che, sotto il profilo giuridico, va ricondotta all’orario di lavoro.

4. **Implicazioni pratiche**:
   - **Riconoscimento come orario di lavoro**: Il tempo di spostamento, anche se non retribuito espressamente come tale, deve essere considerato come componente dell’orario lavorativo, con conseguenze su organizzazione, pianificazione e costi aziendali.
   - **Impatto sulla retribuzione e sulla gestione del lavoro**: Sebbene la direttiva non disciplini direttamente la retribuzione di questo tempo, la qualificazione come orario di lavoro può portare a obblighi di remunerazione, regimi di riposo e limiti di orario più stringenti.

5. **Significato aziendale e giuridico**: La pronuncia chiarisce un principio fondamentale: il legame tra organizzazione organizzativa e qualificazione del tempo di lavoro, sottolineando come le modalità organizzative imposte dal datore di lavoro possano qualificare periodi di tempo come “orario di lavoro” anche se, in assenza di questa interpretazione, potrebbero non esserlo. Ciò influisce sulle politiche aziendali, sui costi del lavoro e sulla tutela dei diritti dei lavoratori.

**Conclusione**: La pronuncia della CGUE rappresenta un passo importante nell’interpretazione dell’orario di lavoro nell’UE, chiarendo che il tempo di spostamento imposto dal datore di lavoro, in determinate condizioni, deve essere considerato parte dell’orario di lavoro ai fini della tutela dei diritti dei lavoratori. Questo principio porrà probabilmente nuove riflessioni e adattamenti nelle pratiche organizzative e nelle politiche di gestione del personale, con effetti diretti anche sulla retribuzione e sulla pianificazione delle risorse umane. 

 

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