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14 giugno 2025

La sentenza della Corte di Cassazione n. 15028 del 2025 affronta un tema di grande rilevanza nel diritto assicurativo marittimo, ovvero le condizioni in cui un’assicurazione marittima è tenuta a pagare in caso di abbandono di una nave, anche in presenza di circostanze particolari come una tempesta durante una traversata transoceanica.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 15028 del 2025 affronta un tema di grande rilevanza nel diritto assicurativo marittimo, ovvero le condizioni in cui un’assicurazione marittima è tenuta a pagare in caso di abbandono di una nave, anche in presenza di circostanze particolari come una tempesta durante una traversata transoceanica.

**Sintesi della vicenda**  
Nel caso esaminato, una nave in navigazione transoceanica aveva subito condizioni meteorologiche avverse, con una tempesta che metteva a rischio la sicurezza dell’equipaggio e della nave stessa. Di fronte a questa situazione, l’equipaggio aveva deciso di abbandonare la nave, scegliendo di adottare una rotta alternativa rispetto a quella originariamente prevista. La compagnia assicuratrice, tuttavia, aveva contestato il pagamento, sostenendo che l’abbandono non era giustificato o che la scelta di una rotta alternativa potesse influire sulla copertura assicurativa.

**Punti chiave della decisione**  
La Corte di Cassazione ha stabilito che, in presenza di una situazione di grave pericolo come una tempesta in mare aperto, l’abbandono della nave rappresenta una misura di protezione legittima e giustificata, tutelata anche dal principio di buona fede e di tutela della vita umana in mare. La decisione si basa sul fatto che il dovere primario del comandante e dell’equipaggio è la salvaguardia delle persone e dei beni, e che tale dovere può prevalere sulle condizioni di navigazione originariamente pianificate.

Inoltre, la Corte ha sottolineato che l’adozione di una rotta alternativa non può essere considerata una violazione delle condizioni di assicurazione, purché questa scelta sia stata motivata dalla necessità di evitare un pericolo imminente e grave. In questo contesto, l’abbandono della nave, accompagnato dal rispetto delle procedure di sicurezza e di salvataggio, costituisce un’azione lecita e coperta dall’assicurazione, anche se la nave viene abbandonata in una fase avanzata della traversata.

**Implicazioni pratiche**  
La sentenza chiarisce che, in caso di eventi meteorologici estremi e altre situazioni di pericolo grave, l’equipaggio può adottare misure di emergenza, come l’abbandono della nave, senza che ciò comporti automaticamente una perdita di copertura assicurativa. La decisione rafforza l’idea che la tutela della vita umana prevale rispetto alle esigenze di navigazione e che le compagnie assicurative devono tenere conto di queste circostanze eccezionali.

**Conclusione**  
In sintesi, la Cassazione n. 15028/2025 afferma che l’assicurazione marittima è tenuta a pagare per l’abbandono di una nave in presenza di una tempesta, anche se l’equipaggio ha scelto una rotta alternativa, purché questa scelta sia motivata dalla necessità di salvaguardare le vite umane e che l’azione sia condotta nel rispetto delle procedure di sicurezza. La sentenza sottolinea l’importanza della tutela della vita e della sicurezza in mare, riconoscendo che in situazioni di grave pericolo le misure adottate sono giustificate e tutelate dal contratto di assicurazione.


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