La sentenza della Corte di Cassazione n. 20989 del 2025, pronunciata dalle Sezioni Unite, affronta il tema della disciplina della sospensione della prescrizione dei reati, con particolare attenzione alla normativa introdotta dalla legge 103/2017 e alle sue successive evoluzioni legislative.
**Contesto Normativo**
La legge 103/2017 ha innovato il quadro normativo relativo alla sospensione della prescrizione, introducendo una disciplina specifica per taluni reati, con l’obiettivo di ottimizzare i tempi e le modalità di sospensione, anche in relazione a particolari fattispecie o situazioni processuali. Tuttavia, la normativa non si applica indiscriminatamente a tutti i reati, ma ha un ambito di applicazione temporale e sostanziale ben definito.
**Principio di Applicabilità Temporale**
La Corte ribadisce che la disciplina della sospensione prevista dalla legge 103/2017 si applica ai reati commessi nel periodo di vigenza della stessa, ossia dal 3 agosto 2017 al 31 dicembre 2019. Questo significa che, per i reati commessi in tale intervallo temporale, la normativa si applica senza che sia stata abrogata con effetti retroattivi dalla legge 3/2019 (che ha introdotto modifiche alla disciplina), né dalla legge 134/2021, che ha ulteriormente modificato le norme sulla prescrizione.
**Esclusione dell’Applicabilità Retroattiva**
La sentenza chiarisce che le modifiche successive alla legge 103/2017, in particolare la legge 3/2019 e la legge 134/2021, non hanno effetto retroattivo sulla disciplina già vigente e applicabile ai reati commessi prima del 1° gennaio 2020. Pertanto, i reati commessi prima di tale data continuano a essere regolati dalla normativa vigente al momento della loro commissione, ossia dalla legge 103/2017.
**Applicazione della Disciplina dal 1° gennaio 2020**
Per i reati commessi dal 1° gennaio 2020 in poi, si applica invece la nuova disciplina introdotta dalla legge 134/2021. Questa modifica normativa si inserisce nel quadro di aggiornamenti che mirano ad adeguare la trattamento della prescrizione alle esigenze di efficienza e di giustizia, ma con effetto solo per i reati commessi successivamente all’entrata in vigore di tale legge.
**Implicazioni pratiche**
La sentenza sottolinea quindi un principio fondamentale di diritto processuale e penale: la normativa vigente al momento della commissione del reato è quella applicabile, salvo che si tratti di norme espressamente retroattive. In questo caso, le norme successive modificano la disciplina per i reati successivi all’entrata in vigore, senza modificare le condizioni già maturate per i reati anteriori.
**Sintesi**
- La disciplina della sospensione della prescrizione prevista dalla legge 103/2017 si applica ai reati commessi tra il 3 agosto 2017 e il 31 dicembre 2019.
- La legge 3/2019 e la legge 134/2021 non hanno effetti retroattivi sulla disciplina già vigente.
- Per i reati commessi dal 1° gennaio 2020 in poi, si applica la disciplina della legge 134/2021.
**Conclusione**
La pronuncia della Corte di Cassazione riafferma il principio generale secondo cui le norme penali, in assenza di specifica previsione di retroattività, si applicano solo ai fatti successivi alla loro entrata in vigore. La distinzione temporale tra le diverse leggi e le loro applicazioni rappresenta un elemento fondamentale per la corretta interpretazione e applicazione delle norme sulla prescrizione e sulla sospensione.
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