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18 marzo 2025

Tar 2025- L'articolo 75, ultimo comma, del D.P.R. n. 335/1982 stabilisce un principio importante riguardo alle promozioni per merito straordinario nel pubblico impiego. La norma introduce, infatti, un intervallo temporale minimo di tre anni tra due promozioni straordinarie, al fine di garantire che le promozioni siano attribuite in modo equo e sulla base di un'effettiva valutazione del merito.

 

Tar 2025- L'articolo 75, ultimo comma, del D.P.R. n. 335/1982 stabilisce un principio importante riguardo alle promozioni per merito straordinario nel pubblico impiego. La norma introduce, infatti, un intervallo temporale minimo di tre anni tra due promozioni straordinarie, al fine di garantire che le promozioni siano attribuite in modo equo e sulla base di un'effettiva valutazione del merito.
Commento
1.    Finalità della norma: L'intento principale di questa disposizione è quello di evitare un uso eccessivo e potenzialmente arbitrario delle promozioni per merito straordinario. Stabilendo un intervallo di tempo di almeno tre anni, si cerca di garantire che le promozioni siano il risultato di un'analisi approfondita e di un riconoscimento effettivo del merito, piuttosto che un premio immediato per risultati recenti.
2.    Alternative previste: Se le condizioni per una seconda promozione straordinaria non sono soddisfatte, la norma offre comunque delle alternative. In particolare, permette di attribuire al personale interessato la classe superiore di stipendio o, in alternativa, tre scatti di anzianità. Questa previsione è utile perché offre un riconoscimento economico al merito, anche in assenza di una promozione straordinaria. Ciò contribuisce a mantenere alta la motivazione e la soddisfazione professionale del personale.
3.    Impatto sulla carriera: Il meccanismo di attesa di tre anni può avere un impatto significativo sulla carriera dei dipendenti pubblici. Da un lato, può incentivare i dipendenti a mantenere standard elevati di prestazione nel lungo termine; dall'altro, potrebbe essere percepito come un limite alla progressione di carriera, specialmente in contesti dove ci sono elevate aspettative di rapidità nei riconoscimenti.
4.    Applicazione pratica: Nella pratica, l'applicazione di questa norma richiede una gestione attenta delle risorse umane, con particolare attenzione alla valutazione delle performance e alla pianificazione delle carriere. È fondamentale che le amministrazioni pubbliche sviluppino criteri chiari e trasparenti per la valutazione del merito, in modo da evitare contestazioni e malintesi tra il personale.
5.    Considerazioni finali: In conclusione, l'articolo 75, ultimo comma, del D.P.R. n. 335/1982, sebbene limiti la possibilità di promozioni straordinarie, offre anche alternative che possono essere considerate vantaggiose per il personale. La chiave per un'applicazione efficace di questa norma risiede nella capacità delle amministrazioni di valutare e riconoscere il merito in modo equo e coerente, garantendo così un ambiente di lavoro stimolante e motivante.


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