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25 marzo 2025

Tar 2025- Il ricorso, datato 16 gennaio 2024 e depositato il 27 gennaio 2024, è stato presentato da un ex dipendente della Polizia di Stato che, dopo aver maturato oltre 35 anni di servizio e aver compiuto il 55° anno di età, è stato collocato a riposo a domanda dal 1 maggio 2017. Il ricorrente espone una questione di rilevante importanza riguardante il calcolo della sua pensione, in particolare il riconoscimento di sei scatti stipendiali previsti dalla normativa vigente.

 

Tar 2025- Il ricorso, datato 16 gennaio 2024 e depositato il 27 gennaio 2024, è stato presentato da un ex dipendente della Polizia di Stato che, dopo aver maturato oltre 35 anni di servizio e aver compiuto il 55° anno di età, è stato collocato a riposo a domanda dal 1 maggio 2017. Il ricorrente espone una questione di rilevante importanza riguardante il calcolo della sua pensione, in particolare il riconoscimento di sei scatti stipendiali previsti dalla normativa vigente.
Fatti: Il ricorrente ha esaminato il prospetto di liquidazione della pensione ricevuto dalla Direzione Provinciale INPS di Napoli Vomero e ha constatato che l’INPS non ha riconosciuto i sei scatti stipendiali previsti dall’art. 6 bis del decreto legge 21 settembre 1987 n. 387, convertito in legge 20 novembre 1987 n. 472, modificato dall’art. 21 comma 1 della legge 7 agosto 1990 n. 232. Questi scatti stipendiali sono di fondamentale importanza per la determinazione dell’importo della pensione, poiché contribuiscono ad aumentare il calcolo finale.
In seguito a questa omissione, il ricorrente ha inviato una diffida all’INPS in data 7 novembre 2023, richiedendo ufficialmente il riconoscimento dei sei scatti stipendiali. Tuttavia, l’istanza è rimasta senza risposta, costringendo il ricorrente a presentare il ricorso.
Normativa di Riferimento: L'art. 6 bis del decreto legge n. 387/1987 e la legge n. 232/1990 sono dispositivi normativi che regolano specifici diritti dei lavoratori pubblici, in particolare riguardo alla progressione economica e agli scatti stipendiali. La mancata applicazione di queste norme da parte dell’INPS potrebbe configurare una violazione dei diritti del lavoratore e un’ingiusta sottrazione di somme dovute.
Motivi del Ricorso: Il ricorrente sostiene che l’omissione degli scatti stipendiali non solo rappresenta un errore nella liquidazione della pensione, ma anche una violazione dei diritti acquisiti. La diffida inviata all'INPS evidenzia la buona fede del ricorrente nel cercare di risolvere la questione in via amministrativa, prima di ricorrere all’autorità giudiziaria. L'assenza di risposta da parte dell’INPS aggrava ulteriormente la situazione, mostrando una mancanza di trasparenza e di attenzione nei confronti dell’ex dipendente.
Conclusioni: Alla luce di quanto esposto, il ricorso è accolto. Si ordina all’INPS di procedere al riconoscimento dei sei scatti stipendiali previsti dalla normativa e di rivedere il prospetto di liquidazione della pensione del ricorrente per garantire che l’importo finale sia corretto e conforme alle disposizioni vigenti. Il diritto del ricorrente a ricevere una pensione adeguata è fondamentale e deve essere tutelato.
In sintesi, il ricorso evidenzia la necessità di un’adeguata attenzione da parte delle istituzioni competenti nel garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e di una corretta applicazione delle normative in materia di pensioni e scatti stipendiali.



 

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