La sentenza della Cassazione n. 14760 del 2025 affronta un tema delicato riguardante la giusta causa di licenziamento in ambito bancario, in particolare nel contesto di un funzionario che fornisce informazioni riservate a un cliente usuraio.
**Contesto e principio di diritto**
La Corte di Cassazione ha ribadito che il rapporto di lavoro fiduciario tra dipendente e datore di lavoro impone al dipendente di rispettare obblighi di correttezza e riservatezza. La violazione di tali obblighi, specialmente quando si tratti di divulgare informazioni sensibili a soggetti terzi, può costituire giusta causa di licenziamento.
**Fatti della vicenda**
Nel caso esaminato, un funzionario di banca ha fornito a un cliente, noto usuraio, notizie riguardanti lo stato di sofferenza finanziaria di alcuni debitori della banca stessa. La condotta ha messo in discussione non solo la fiducia tra dipendente e datore di lavoro, ma anche la riservatezza delle informazioni bancarie.
**Decisione della Cassazione**
La Corte ha confermato che tale comportamento costituisce una grave violazione del dovere di riservatezza e lealtà, integrando una giusta causa di licenziamento. La divulgazione di informazioni riservate a soggetti terzi, in particolare a soggetti con intenti illeciti come l’usura, mina la fiducia nei confronti della banca e può determinare danni significativi.
**Principio di diritto**
Il principio fondamentale enunciato è che il funzionario bancario ha l’obbligo di tutelare le informazioni aziendali e di non divulgarle a soggetti terzi, anche se questi richiedono le informazioni per scopi illeciti. La violazione di tale obbligo legittima il datore di lavoro a procedere con il licenziamento per giusta causa.
**Conclusioni**
La sentenza ribadisce l’importanza del rispetto delle norme di riservatezza e delle obbligazioni fiduciaria nel rapporto di lavoro bancario. La divulgazione di informazioni riservate a clienti coinvolti in attività illecite, come l’usura, rappresenta una grave violazione contrattuale e può giustificare il licenziamento immediato.
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