Tar 2025- Il presente ricorso, depositato in data .., rappresenta una significativa iniziativa legale intrapresa da un gruppo di ex appartenenti all'Arma dei Carabinieri, ora in congedo, i quali hanno dedicato oltre 35 anni della loro vita al servizio della nazione. Questi individui, avendo raggiunto l'età di almeno 55 anni al momento della pensione, rivendicano il diritto al ricalcolo del Trattamento di Fine Servizio (TFS), richiedendo esplicitamente il riconoscimento di sei scatti stipendiali previsti dalla normativa vigente.
Le disposizioni normative richiamate nel ricorso, in particolare l'art. 6-bis del D.L. n. 387/1987 e l'art. 21 della legge n. 232/1990, costituiscono il fondamento legale per la richiesta di riliquidazione del TFS. Tali articoli, infatti, riconoscono il diritto a determinati benefici economici per i dipendenti pubblici, in particolare per quelli che, come i ricorrenti, hanno svolto un lungo e onorevole servizio.
Il ricorso si struttura attorno a un unico motivo, che evidenzia la presunta violazione e falsa applicazione delle norme sopra citate. L'argomentazione principale dei ricorrenti è che l'Amministrazione ha erroneamente negato i benefici economici a cui hanno diritto, contravvenendo a quanto stabilito dalla legge.
Tuttavia, l'Amministrazione intimata ha contestato sia la tempestività della domanda, evidenziando una presunta decadenza dal diritto, sia l’intervenuta prescrizione quinquennale per la riliquidazione dell’indennità di buonuscita. Tali contestazioni pongono una serie di interrogativi giuridici e pratici, che meritano un'attenta analisi.
La questione della decadenza dal diritto è particolarmente rilevante, poiché implica una valutazione critica dei tempi di presentazione della domanda e della corretta interpretazione delle norme che regolano il termine per la richiesta di riliquidazione del TFS. Non meno importante è la questione della prescrizione quinquennale, che può influenzare la possibilità per i ricorrenti di ottenere il riconoscimento dei benefici economici richiesti.
In sintesi, questo ricorso rappresenta non solo una battaglia individuale per il riconoscimento di diritti economici, ma anche un importante caso giuridico che potrebbe avere ripercussioni più ampie sul trattamento economico dei dipendenti pubblici in pensione. L'esito di questo procedimento potrebbe stabilire un importante precedente in materia di diritto amministrativo e pensionistico, con potenziali implicazioni per una vasta platea di lavoratori in congedo. Pertanto, è fondamentale che la questione venga esaminata con la massima attenzione, sia per il rispetto dei diritti dei singoli ricorrenti, sia per la chiarezza e l'adeguatezza del quadro normativo di riferimento
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