Cassazione 2025-Il tema della pensione di reversibilità è di grande rilevanza per molte famiglie italiane, e la recente ordinanza della Corte di Cassazione del marzo 2025 ha fornito chiarimenti significativi sulla ripartizione di tale pensione tra il coniuge superstite e l’ex coniuge divorziato. Di seguito, un'analisi dettagliata delle disposizioni attuali e delle implicazioni legali.
### 1. Percentuali di Pensione di Reversibilità
La pensione di reversibilità è una prestazione economica che spetta ai familiari del pensionato deceduto. Le percentuali attribuite variano in base al grado di parentela:
- **Coniuge superstite**: ha diritto al **60%** della pensione percepita in vita dal defunto.
- **Figlio unico superstite** (minore, studente o inabile): ha diritto al **70%**.
- **Due figli superstiti**: in assenza di coniuge, possono ricevere un totale dell'**80%** della pensione.
- **Tre o più figli superstiti**: in assenza di coniuge, il diritto si estende al **100%** della pensione.
Queste percentuali rimangono in vigore anche per il 2025, confermando una stabilità normativa in questo ambito.
### 2. Riconoscimento di Nuovi Beneficiari
La Corte Costituzionale ha ampliato il novero dei soggetti legittimati a ricevere la pensione di reversibilità, sottolineando la necessità di una tutela solidaristica. In particolare:
- **Nipoti maggiorenni orfani** inabili al lavoro e a carico del defunto pensionato possono ora beneficiare della pensione di reversibilità, grazie alla dichiarazione di illegittimità dell'art. 38 del D.P.R. n. 818 del 1957.
- È stato stabilito che la pensione di reversibilità non può essere decurtata a seguito di redditi aggiuntivi del beneficiario, a meno che tali redditi non superino l'ammontare complessivo della pensione stessa.
### 3. Diritti dell’Ex Coniuge Divorziato
L’ordinanza n. 5839 del marzo 2025 ha chiarito la posizione dell'ex coniuge divorziato riguardo alla pensione di reversibilità. Per avere diritto a una quota di pensione, l’ex coniuge deve soddisfare due requisiti fondamentali:
- **Assegno divorzile**: deve essere titolare di un assegno divorzile stabilito dal giudice al momento del divorzio.
- **Stato civile**: non deve essersi risposato.
Se entrambe le condizioni sono soddisfatte, l’ex coniuge ha diritto a una quota della pensione di reversibilità, insieme al coniuge superstite. In questo caso, la ripartizione della pensione tra i due beneficiari è determinata dal giudice, che tiene conto delle specifiche circostanze familiari e delle necessità economiche di ciascun beneficiario.
### 4. Implicazioni Pratiche
Questa normativa ha importanti implicazioni pratiche per le famiglie coinvolte. In particolare, la possibilità per un ex coniuge di accedere alla pensione di reversibilità, a patto che soddisfi requisiti precisi, rappresenta un passo significativo verso una maggiore equità nel sistema previdenziale.
### 5. Conclusione
In sintesi, la pensione di reversibilità continua a essere un tema complesso e in evoluzione, con regole che possono variare in base alla situazione personale di ciascun beneficiario. Le decisioni della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione hanno ampliato la protezione sociale, offrendo nuove opportunità di sostegno economico a categorie di beneficiari prima escluse. È essenziale per i soggetti coinvolti comprendere appieno i propri diritti e doveri in materia di pensione di reversibilità, anche in caso di separazione o divorzio, per garantire una gestione adeguata delle proprie aspettative economiche in un momento di lutto.
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