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27 marzo 2025

Il recente intervento del Tribunale di Reggio Calabria, con la sentenza n. 354 del 28 febbraio 2025, offre un'importante riflessione sulla figura del primario ospedaliero e sul suo regime di lavoro. La decisione sottolinea che i dirigenti medici di struttura complessa, come i primari, non sono vincolati a un orario di lavoro minimo definito contrattualmente, ma sono valutati in base agli obiettivi raggiunti e all'adeguata gestione delle risorse.

 

 

Il recente intervento del Tribunale di Reggio Calabria, con la sentenza n. 354 del 28 febbraio 2025, offre un'importante riflessione sulla figura del primario ospedaliero e sul suo regime di lavoro. La decisione sottolinea che i dirigenti medici di struttura complessa, come i primari, non sono vincolati a un orario di lavoro minimo definito contrattualmente, ma sono valutati in base agli obiettivi raggiunti e all'adeguata gestione delle risorse.

Contesto e Rilevanza della Sentenza
La questione centrale riguardava la richiesta da parte dell'azienda ospedaliera di un rimborso di un debito orario di oltre 58.000 euro, basato su presunti mancati adempimenti da parte della direttrice di Unità Operativa Complessa. Tuttavia, il Tribunale ha stabilito che l'obbligo di timbratura serve principalmente a calcolare gli istituti retributivi accessori, come ferie e congedi, e non può essere utilizzato come criterio per misurare l'effettivo operato del primario.

Principi Fondamentali
Autonomia e Responsabilità: La sentenza ribadisce il principio secondo cui i primari e i dirigenti di struttura complessa hanno un elevato grado di autonomia nella gestione del loro lavoro. La loro prestazione non è misurabile in termini di ore, ma deve essere valutata in base ai risultati e agli obiettivi che riescono a conseguire.

Contrattazione Collettiva: I giudici hanno esaminato la contrattazione collettiva di settore, notando l'assenza di riferimenti a un orario minimo di lavoro per i dirigenti medici. Questo aspetto è cruciale, in quanto implica che la regolamentazione del lavoro di un primario deve essere flessibile e adattabile alle esigenze del servizio sanitario.

Organizzazione del Lavoro: Il Tribunal ha evidenziato che il compito principale del primario è di garantire una corretta organizzazione e gestione delle risorse umane e materiali, piuttosto che rispettare rigidamente un orario predefinito. Questo approccio permette una maggiore efficienza e adattamento alle esigenze dei pazienti e dell’ospedale.

Implicazioni Pratiche
La decisione del Tribunale di Reggio Calabria ha diverse implicazioni pratiche per il mondo sanitario:

Riprogettazione dei Modelli di Lavoro: Potrebbe portare a una revisione dei modelli di lavoro all'interno delle strutture sanitarie, incoraggiando un approccio più orientato ai risultati piuttosto che al rispetto di un orario fisso.

Rivalutazione dei Contratti di Lavoro: Le aziende ospedaliere potrebbero dover rivedere i contratti di lavoro e le modalità di valutazione delle prestazioni dei dirigenti, per allinearsi con i principi stabiliti dalla sentenza.

Sviluppo Professionale: Potrebbe anche incentivare i dirigenti a sviluppare ulteriormente le loro competenze in gestione e leadership, poiché la loro performance sarà misurata in base ai risultati e non solo alla presenza fisica.

In conclusione, la sentenza del Tribunale di Reggio Calabria rappresenta un passo significativo verso una maggiore flessibilità e responsabilizzazione nella gestione delle strutture sanitarie, evidenziando l'importanza di valutare il lavoro dei primari non in termini di ore, ma di risultati e obiettivi raggiunti. Questo approccio potrebbe non solo migliorare l'efficienza operativa delle strutture sanitarie, ma anche contribuire a una migliore qualità dell'assistenza ai pazienti.

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