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04 ottobre 2025

Tar 2025 - - ricorso volto a contestare un provvedimento di sospensione dell’abilitazione alla guida di automezzi in servizio di Polizia, accompagnato da motivazioni medico-legali e amministrative.

 

 

Tar 2025 - - ricorso volto a contestare un provvedimento di sospensione dell’abilitazione alla guida di automezzi in servizio di Polizia, accompagnato da motivazioni medico-legali e amministrative.


Il ricorrente contesta il provvedimento prot. n. xxx del 20 febbraio xxx, notificato il 23 febbraio xxx, che dispone la sospensione della sua abilitazione alla conduzione di automezzi in servizio di Polizia certificato 2. Tale provvedimento:

• Era già stato oggetto di un ricorso gerarchico al Capo della Polizia, notificato il 3 marzo xxx, rimasto però senza alcuna decisione;

È stato adottato dalla Direzione Centrale dei Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione Patrimoniale – Servizio motorizzazione, con validità di un anno;

• Si basa su accertamenti secondo cui il ricorrente non sarebbe idoneo, secondo la certificazione medica ministeriale n. PD 00xxx.

La Commissione medico-legale, incaricata dall’amministrazione di esprimersi sull’idoneità del personale per le specialità della Polizia di Stato secondo l’art. 44, lett. a, d.lgs. n. 334/2000, dopo aver esaminato la documentazione prodotta e le motivazioni del provvedimento prefettizio, ha espresso un giudizio di revoca della patente ministeriale. Tuttavia, tale giudizio è condizionato a un riesame collegiale dopo un anno, suggerendo dunque una sospensione temporanea piuttosto che una revoca definitiva.

Questa dinamica evidenzia una complessità amministrativa e sanitaria nella gestione delle abilitazioni ministeriali di guida, sottolineando che:

• Il provvedimento sospensivo si fonda su valutazioni medico-legali specifiche, che però non sembrano concludenti e definitive;

• Il ricorso gerarchico non è stato ancora deciso, lasciando un vuoto di tutela per il ricorrente;

• La risposta medico-legale istituzionale suggerisce un riesame futuro e una possibile revoca temporanea, il che potrebbe supportare una richiesta di sospensione dell’efficacia del provvedimento o di una revisione più approfondita.

In conclusione, il ricorrente può richiedere l’annullamento del provvedimento di sospensione, fondandosi sulla mancata decisione del ricorso gerarchico e sul parere medico-legale che prevede una revoca solo temporanea da rivalutare collegialmente entro un anno.



 

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