Il ricorrente contesta la legittimità di tale decreto nella parte in cui ha fissato la data di immissione in ruolo al 23 dicembre 1999 anziché al 1° agosto 1999, dati successivi alla conclusione del 147° Corso allievi agenti al quale avrebbero potuto partecipare se non fosse stato escluso illegittimamente dal concorso.
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Richieste del ricorrente
a) Annullamento del decreto del 10 giugno 2014 nella parte in cui ha fissato la data di immissione in ruolo dal 23 dicembre 1999, ritenendo che la data corretta deve essere invece il 1° agosto 1999, in quanto se non fosse stato escluso avrebbe potuto frequentare il 147° corso terminato il 31 luglio 1999.
b) Condanna del Ministero dell'Interno al risarcimento dei danni per ritardata immissione in ruolo, calcolati sulle retribuzioni non percepite nel periodo anteriore all'effettiva immissione in ruolo, con rivalutazione, interessi e differenze retributive spettanti secondo la diversa ricostruzione di carriera.
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Motivi del ricorso di primo grado
• Violazione dei principi di giudicato e degli articoli 97 della Costituzione in materia di buon andamento e imparzialità dell'amministrazione, per aver il Ministero tenuto un comportamento reiteratamente illegittimo escludendo il ricorrente dal concorso per tre volte.
• Erronea ricostruzione della carriera con il decreto, che ha omesso di considerare la potenziale ammissione del ricorrente al 147° corso, con conseguente immissione in ruolo anticipato.
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Decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa
Il CGARS, in sede giurisdizionale e con decisione definitiva sull'appello, ha:
• Accolto l'appello e quindi parzialmente riformato la sentenza di primo grado;
• Accolto il ricorso di primo grado secondo le motivazioni espresse, riconoscendo la legittimità delle doglianze del ricorrente riguardanti la data di immissione in ruolo ei danni conseguenti;
• Condannato il Ministero dell'Interno al pagamento delle spese legali relative al doppio grado di giudizio, liquidare complessivamente in € 5.000,00, oltre a oneri di legge e rifusione del contributo unificato versato.
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Analisi e implicazioni
• Principi costituzionali e amministrativi
Il caso sottolinea l'importanza della tutela dell'art. 97 Cost., in riferimento al buon andamento e imparzialità dell'amministrazione, che non può reiteratamente escludere un candidato senza giustificato motivo.
• Giudicato e retroattività
Sebbene vi fosse un decreto che ricostruiva retroattivamente la carriera, il CGARS ha ritenuto tale decreto non corretto nella sua parte relativa alla decorrenza dell'immissione in ruolo, ribadendo che la data deve rispecchiare il reale percorso che il ricorrente avrebbe potuto compiere se non fosse stato illegittimamente escluso.
• Risarcimento del danno
Il riconoscimento del risarcimento dei danni è coerente con il principio che il ritardo illegittimo nell'immissione in ruolo comporta un pregiudizio economico certo per il lavoratore.
• Importanza della tutela giurisdizionale
La sentenza il ruolo fondamentale della giurisdizione amministrativa nel correggere illegittimità dell'amministrazione pubblica e garantire l'effettività dei diritti dei dipendenti pubblici.
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Conclusione
Il pronunciamento del CGARS rappresenta una tutela importante per i dipendenti pubblici esclusi illegittimamente da corsi di formazione e concorsi, assicurando il riconoscimento retroattivo dei diritti alla carriera e al risarcimento dei danni subiti per il ritardo imputabile all'amministrazione.
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