Translate

08 giugno 2025

Giurisprudenza europea e della Cassazione italiana relativa alla monetizzazione delle ferie non godute, con indicazioni sulle fonti europee e italiane coinvolte.

 

 

Giurisprudenza europea e della Cassazione italiana relativa alla monetizzazione delle ferie non godute, con indicazioni sulle fonti europee e italiane coinvolte.

#### Introduzione

Il tema delle ferie non godute e del diritto dei lavoratori pubblici a ricevere un'indennità sostitutiva in caso di cessazione del rapporto di lavoro rappresenta un ambito di crescente attenzione sia a livello nazionale che europeo. Le recenti pronunce di giurisprudenza, tra cui le sentenze della Corte di Cassazione italiana e le decisioni della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE), consolidano un orientamento favorevole ai dipendenti pubblici, sancendo il loro diritto a ricevere un'indennità per le ferie maturate e non godute.

---

### 1. La giurisprudenza europea (Corte di Giustizia dell’Unione Europea)

Nel 2024, la CGUE si è pronunciata in due distinti procedimenti (riferimenti C-XXX/XXXX), affermando che il divieto di monetizzazione delle ferie non godute previsto dall’art. 5, comma 8, del D.lgs. 66/2003 (che recepisce la direttiva 2003/88/CE) contrasta con i principi fondamentali delle tutele del lavoratore garantiti dall’UE, in particolare il diritto alle ferie annuali retribuite. La Corte ha chiaramente stabilito che:

- Il diritto alle ferie annuali retribuite è irrinunciabile e non può essere oggetto di divieto di monetizzazione al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
- La direttiva 2003/88/CE, in particolare l’art. 7, sancisce che l’indennità sostitutiva può essere riconosciuta solo in caso di cessazione del rapporto di lavoro, e non può essere negata sulla base di un divieto generale di monetizzazione.
  
Questa pronuncia rafforza la posizione dei lavoratori pubblici, sostenendo che le norme nazionali devono essere interpretate in conformità con le disposizioni UE che tutelano il diritto al riposo e alla retribuzione delle ferie non godute.

---

### 2. La giurisprudenza italiana (Cassazione)

La Corte di Cassazione italiana, con la sentenza n. XXXX/2025, ha ribadito alcuni principi fondamentali riguardanti il diritto dei dirigenti medici e di altri dipendenti pubblici a percepire un'indennità per le ferie non godute al momento della cessazione del rapporto di lavoro:

- **Diritto al pagamento**: In assenza di una prova dimostrativa dell’azienda che dimostri di aver posto il dipendente nelle condizioni di esercitare le ferie, queste devono essere monetizzate.
- **Esclusione delle dimissioni volontarie**: Le dimissioni volontarie del dipendente non possono precludere il diritto all'indennità, purché le ferie siano maturate e non godute.
- **Calcolo dell’indennizzo**: L’indennizzo giornaliero viene determinato in circa 380 euro, applicando l’art. 33, comma 10, del CCNL di riferimento, moltiplicato per i giorni di ferie maturate e non godute, comprensivi di tutte le retribuzioni accessorie.

Questa sentenza si inserisce in un quadro giurisprudenziale ormai consolidato, che riconosce ai dipendenti pubblici la possibilità di monetizzare le ferie non godute in sede di cessazione, anche in presenza di specifici ostacoli organizzativi o motivazioni di carattere gestionale.

---

### 3. Confronto tra le pronunce europee e italiane

Le decisioni della CGUE e della Cassazione condividono alcuni principi fondamentali:

- **Irreversibilità del diritto alle ferie**: Entrambe le corti affermano che il lavoratore ha diritto alle ferie retribuite e che questo diritto non può essere escluso o limitato da norme interne o da scelte organizzative.
- **Indennità sostitutiva**: La monetizzazione delle ferie non godute è un diritto riconosciuto al momento della cessazione del rapporto di lavoro, salvo prova contraria da parte del datore di lavoro.
- **Conformità alle norme UE**: Le pronunce italiane devono essere interpretate nel rispetto delle direttive europee, che garantiscono la tutela dei diritti dei lavoratori e la possibilità di monetizzare le ferie non usufruite.

---

### 4. Implicazioni pratiche e tendenze attuali

La giurisprudenza attuale evidenzia una tendenza favorevole ai lavoratori pubblici, con un crescente numero di sentenze favorevoli che riconoscono ingenti risarcimenti, spesso superiori ai 30.000-40.000 euro, per ferie maturate e non godute. Questa evoluzione giurisprudenziale rappresenta un cambiamento culturale e normativo, orientato a garantire maggiore tutela e rispetto dei diritti dei dipendenti pubblici.

---

### 5. Fonti principali

- **Europee**:
  - Corte di Giustizia dell’Unione Europea, sentenze C-XXX/XXXX e 
  - Direttiva 2003/88/CE sulla organizzazione dell’orario di lavoro


- **Italiane**:
  - Cassazione, sentenza n. XXXX/2025
  - Contratti collettivi nazionali di lavoro (ad esempio, CCNL sanità, dirigenza pubblica)


---

### **Conclusione**

Le pronunce europee e italiane convergono nel riconoscere il diritto dei lavoratori pubblici a ricevere un’indennità sostitutiva per le ferie non godute al momento della cessazione del rapporto di lavoro. La normativa europea e la più recente giurisprudenza nazionale rafforzano questa tutela, contribuendo a un quadro normativo più equo e rispettoso dei diritti dei dipendenti pubblici.


Sentenza della Corte di Cassazione 

 

Sentenza Corte di Giustizia Europea


 

Nessun commento:

Posta un commento