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11 aprile 2025

Consiglio di Stato 2025-Il provvedimento in esame riguarda il ricorso presentato dal sig. -OMISSIS- avverso una decisione del Ministero della Difesa, relativa alla sua istanza di arruolamento per chiamata diretta nominativa ai sensi dell’articolo 705 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.

 

Consiglio di Stato 2025-Il provvedimento in esame riguarda il ricorso presentato dal sig. -OMISSIS- avverso una decisione del Ministero della Difesa, relativa alla sua istanza di arruolamento per chiamata diretta nominativa ai sensi dell’articolo 705 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.

### Sintesi della Questione

Il sig. -OMISSIS- ha presentato un'istanza il … per essere arruolato nelle forze armate, ma tale richiesta è stata respinta dal Ministero della Difesa. In seguito a tale diniego, il ricorrente ha impugnato il provvedimento dinanzi al TAR Lazio, chiedendone l'annullamento. A seguito di un riesame disposto da una precedente ordinanza del TAR, il Ministero ha nuovamente respinto la richiesta il 30 settembre …., portando il sig. -OMISSIS- a presentare un ricorso per motivi aggiunti.

### Decisione del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato, pronunciandosi in sede giurisdizionale, ha deciso di rigettare l'appello proposto dal sig. -OMISSIS-. Ciò significa che la Corte ha confermato le decisioni precedenti del Ministero della Difesa e del TAR Lazio, ritenendo che non vi siano motivi sufficienti per accogliere il ricorso.

### Spese di Lite

Oltre al rigetto dell'appello, il Consiglio di Stato ha condannato l'Amministrazione appellante al rimborso delle spese di lite sostenute dall'appellato, liquidate in € 3.000, oltre accessori di legge. Questa decisione è significativa in quanto evidenzia la responsabilità dell'Amministrazione nel sostenere i costi legali dell'altra parte, riconoscendo che il suo operato non è stato adeguato o giustificato.

### Considerazioni Finali

L'iter procedurale evidenziato nel caso del sig. -OMISSIS- mette in luce le complessità legate alle istanze di arruolamento nelle forze armate e le difficoltà che i richiedenti possono incontrare. L'esito negativo del ricorso potrebbe riflettere non solo l'applicazione rigida delle normative vigenti, ma anche la necessità di un'analisi dettagliata delle motivazioni che hanno portato al diniego iniziale. La condanna alle spese legali da parte del Consiglio di Stato suggerisce, infine, che l'Amministrazione ha l'onere di motivare adeguatamente i propri provvedimenti e di garantire il rispetto dei diritti dei cittadini.


 

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