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28 marzo 2025
Tar 2025- la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del 2025, che ha accolto il ricorso presentato dai ricorrenti in merito al risarcimento dei danni derivanti dall’esposizione al gas Radon durante il servizio militare, offre l'opportunità di esaminare diverse tematiche giuridiche e sociali. La sentenza di condanna del Ministero della Difesa si inserisce in un contesto di tutela dei diritti dei cittadini e dei loro familiari, nonché di responsabilità della Pubblica Amministrazione.
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Consiglio di Stato 2025-Il Consiglio di Stato, con la sua decisione del 2025, ha accolto il ricorso presentato dai vincitori del concorso interno per la nomina alla qualifica iniziale del ruolo degli ispettori del corpo di Polizia penitenziaria. Questo concorso, bandito nel 2008, ha visto una lunga e complessa procedura che si è protratta per quasi undici anni, creando notevoli disagi ai partecipanti.
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Tar 2025-la questione affronta la disciplina applicabile al ricorrente, un Ispettore Capo della Polizia, si concentra sull'indennità di buonuscita e sulla modalità di calcolo della stessa in relazione agli scatti di anzianità.
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Ferie non godute dal personale della Polizia di Stato, transitato nei ruoli civili dell'Interno. Parere dell'Avvocatura Generale dello Stato.
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La sentenza della Cassazione n. 8044 del 2025 offre spunti significativi sulla questione della valutabilità dell'assoluzione in sede penale ai fini fiscali, in particolare in riferimento all'articolo 21-bis del Decreto Legislativo 174/2000. Questo articolo disciplina le modalità di risoluzione delle controversie tributarie e l'applicazione delle norme in materia di reati fiscali.
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La sentenza della Cassazione n. 8052 del 2025 offre un'importante interpretazione riguardo all'agevolazione Tremonti Ambiente, un incentivo fiscale volto a promuovere investimenti in attività che favoriscono la sostenibilità ambientale. Questo commento analizza i principali aspetti della pronuncia, sottolineando l'importanza della comparazione tra investimenti ambientali e investimenti tradizionali.
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La sentenza della Cassazione n. 8054 del 2025 affronta temi di rilevante importanza nell’ambito del diritto tributario, in particolare riguardo alla distinzione tra l'esercizio della potestà impositiva da parte dell'Amministrazione Finanziaria e la legittimità delle pretese creditorie del contribuente.
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La sentenza della Cassazione n. 8076 del 2025 offre un importante chiarimento riguardo alla modalità di calcolo del rateo pensionistico e alla determinazione dell’Ape sociale, evidenziando similitudini e differenze tra le due forme di prestazione.
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La sentenza della Cassazione n. 8071/2025 offre un'importante riflessione sulla tematica dell'addebito della separazione, in particolare per quanto riguarda le dinamiche familiari e le scelte dei coniugi dopo la nascita dei figli. Di seguito, un commento dettagliato su alcuni aspetti chiave di questa decisione.
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CGUE 2025-La recente condanna della Corte di Giustizia Europea nei confronti dell'Italia per il mancato rispetto degli obblighi di trattamento delle acque reflue è un segnale inequivocabile della necessità di un cambio di rotta nella gestione ambientale del nostro Paese. Con una sanzione di 10 milioni di euro, a cui si aggiungono 13,7 milioni ogni sei mesi di ulteriore ritardo, l'Italia si trova nuovamente a fare i conti con le conseguenze della propria inadempienza.
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27 marzo 2025
Cassazione 2024-La pronuncia della Corte di Cassazione del 2024 riguardante il reato di esplosioni pericolose, in riferimento all'uso di armi a salve durante la notte di Capodanno, presenta spunti di grande interesse giuridico. La questione centrale concerne la distinzione tra armi a salve e armi da fuoco reali in relazione all'articolo 703 del codice penale, che punisce le esplosioni pericolose.
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Cassazione 2025-La sentenza della Cassazione del 2025, che conferma la condanna di un cacciatore per l'uso di reti nella caccia, rappresenta un importante punto di riferimento nella giurisprudenza italiana riguardante la protezione della fauna selvatica e il rispetto delle normative venatorie.
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Cassazione 2025-La sentenza della Cassazione del 2025 riguarda un aspetto molto importante del diritto penale e amministrativo, in particolare relativo al ruolo dei pubblici ufficiali e alla loro possibilità di testimoniare riguardo a dichiarazioni raccolte durante lo svolgimento di indagini amministrative prima dell'avvio di un'azione penale.
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Il recente intervento del Tribunale di Reggio Calabria, con la sentenza n. 354 del 28 febbraio 2025, offre un'importante riflessione sulla figura del primario ospedaliero e sul suo regime di lavoro. La decisione sottolinea che i dirigenti medici di struttura complessa, come i primari, non sono vincolati a un orario di lavoro minimo definito contrattualmente, ma sono valutati in base agli obiettivi raggiunti e all'adeguata gestione delle risorse.
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CGUE 2025-la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea del 19 dicembre 2024, C-65/23, offre spunti rilevanti per comprendere l'intersezione tra il diritto del lavoro, la protezione dei dati personali e il controllo giurisdizionale. La sentenza si inserisce in un contesto normativo complesso, quello del Regolamento UE 2016/679, noto come GDPR, che ha rivoluzionato il modo in cui i dati personali vengono trattati nell'Unione Europea.
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Corte dei Conti 2025 - Perdita del grado e diritto a pensione: il recente caso in un Tar
Cassazione 2025- L’atto di imputazione descrive un reato di furto di energia elettrica commesso dall’imputata, che ha sottratto una significativa quantità di energia elettrica dall’ENEL attraverso un allaccio diretto sulla presa del contatore, impedendo così la corretta registrazione del consumo. È importante sottolineare che l’addebito evidenzia, come elemento aggravante, che il fatto è stato commesso su cose destinate a pubblica utilità.
Licenziamento Disciplinare e Pendenza di un Procedimento Penale
La sentenza della Corte di Cassazione n. XXXXX del 2025 offre un approfondimento significativo riguardo alla legittimità dell’azione dell’Enel nel revocare il beneficio del taglio dell’80% sui costi dell’energia elettrica, precedentemente concesso agli ex dipendenti. Di seguito si fornisce un commento dettagliato sulla decisione, analizzandone i presupposti, le motivazioni e le implicazioni giuridiche.