Tar 2025- L’odierno gravame presentato dal ricorrente si inserisce in un contesto di contestazione nei confronti dell’Amministrazione, in relazione a una presunta condotta illecita derivante dal diniego di trasferimento presso la Legione Carabinieri “-OMISSIS-”. La richiesta di risarcimento dei danni si articola su più fronti, evidenziando aspetti patrimoniali e non patrimoniali.
In primo luogo, il ricorrente sostiene che la condotta dell’Amministrazione, consistente nel rigetto illegittimo della domanda di trasferimento, costituisca una condotta illecita, in quanto fondata su un presunto erroneo accertamento di carenza di organico, come stabilito dalla sentenza del T.A.R. n. -OMISSIS-/2020. Tale diniego, oltre a essere contestato sotto il profilo della legittimità, avrebbe comportato un danno patrimoniale diretto, quantificato in € 1.820,00, derivante dalle spese di trasferta sostenute per un periodo di 91 giorni lavorativi, dal 2 febbraio 2019 al 13 giugno 2019.
In secondo luogo, il ricorrente lamenta un danno patrimoniale ulteriore, conseguente al collocamento a riposo anticipato. Tale danno si concretizza nelle differenze tra lo stipendio che avrebbe percepito se fosse rimasto in servizio fino a 60 anni e la pensione attualmente riconosciutagli, stimata in € 64.848,00, e tra questa e la pensione che avrebbe avuto se avesse lavorato fino all’ultimo giorno utile, calcolata in € 96.000,00. Queste cifre evidenziano l’entità del pregiudizio economico subito a causa della decisione di collocarlo anticipatamente in quiescenza.
L’argomentazione del ricorrente si fonda sulla rilevanza dell’illegittimità del diniego e sulla conseguente responsabilità dell’Amministrazione, nonché sulla quantificazione del danno patrimoniale subito, che risulta essere ben motivata e supportata da dati concreti. La sentenza del T.A.R. menzionata rafforza la tesi dell’illegittimità del comportamento amministrativo, aprendo la strada all’accoglimento della domanda risarcitoria.
In conclusione, il ricorrente ha articolato una richiesta fondata su elementi di fatto e di diritto che, se accertati, potrebbero condurre a un pronunciamento favorevole, volto al ristoro dei danni patrimoniali derivati sia dalla condotta amministrativa illegittima sia dal conseguente collocamento a riposo anticipato. Resta comunque fondamentale l’esame approfondito delle prove e delle motivazioni dell’Amministrazione, nonché l’accertamento della reale esistenza delle condizioni di illegittimità contestate.
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