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29 marzo 2025

Corte dei Conti 2025-Il caso in esame riguarda un ex dipendente del Ministero dell'Interno, specificamente un Ispettore Superiore della Polizia di Stato, che ha presentato un ricorso contro le conclusioni del collegio medico dell'ASL ... Il ricorrente, attualmente in quiescenza per inabilità fisica, contesta la valutazione effettuata dal collegio medico, il quale ha stabilito che le patologie di cui soffre non comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei colleghi di lavoro e degli impianti.

 

Corte dei Conti 2025-Il caso in esame riguarda un ex dipendente del Ministero dell'Interno, specificamente un Ispettore Superiore della Polizia di Stato, che ha presentato un ricorso contro le conclusioni del collegio medico dell'ASL ... Il ricorrente, attualmente in quiescenza per inabilità fisica, contesta la valutazione effettuata dal collegio medico, il quale ha stabilito che le patologie di cui soffre non comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei colleghi di lavoro e degli impianti.
Il ricorrente si basa su una relazione redatta dal Dr. ., specialista in Medicina Legale, che evidenzia come la grave patologia respiratoria di cui è affetto (omissis) non solo è riconosciuta come dipendente da causa di servizio, ma genera anche sintomi significativi. Questi sintomi includono "ipersonnia mattutina, riduzione della concentrazione, cefalea al risveglio", che a loro volta possono causare una "tendenza al facile addormentamento" e difficoltà nel mantenere un normale grado di vigilanza e concentrazione.
Questi fattori, secondo il ricorrente, possono compromettere la salute e l'incolumità dei colleghi e la sicurezza degli impianti.
In base a queste considerazioni, il ricorrente ha chiesto formalmente il riconoscimento del diritto a percepire l'assegno di incollocabilità ai sensi dell'articolo 104 del DPR 1092/1973, il quale prevede tale assegno per i dipendenti pubblici che si trovano in una situazione di inabilità permanente. Il ricorrente ha richiesto che tale diritto venga riconosciuto a partire dal 28 settembre 2016 e fino al raggiungimento del 65mo anno di età. Inoltre, ha chiesto anche il riconoscimento di interessi legali, rivalutazione monetaria e il rimborso delle spese legali sostenute per il ricorso.
Analizzando il caso, si possono considerare diversi aspetti:
1.    Valutazione Medica: Il nodo centrale del ricorso è la valutazione delle condizioni di salute del ricorrente. La relazione del Dr. .., se supportata da evidenze cliniche, potrebbe rafforzare la tesi del ricorrente, evidenziando un'inadeguatezza nella valutazione dell'ASL.
2.    Normativa di Riferimento: L'articolo 104 del DPR 1092/1973 stabilisce i criteri per il riconoscimento dell'assegno di incollocabilità. La corretta interpretazione di tale articolo, alla luce delle patologie riconosciute e delle conseguenze sulla capacità lavorativa, sarà fondamentale per la decisione finale.
3.    Interessi Legali e Rivalutazione Monetaria: Il ricorrente chiede non solo il riconoscimento dell'assegno, ma anche il pagamento di interessi legali e la rivalutazione monetaria. Questi aspetti potrebbero essere oggetto di controversia, in quanto la concessione di tali richieste dipenderà dalle decisioni giuridiche relative alla data di decorrenza dell'assegno.
4.    Spese di Lite: La richiesta di rimborso delle spese legali è una prassi comune nei ricorsi, ma la sua accettazione dipenderà dall'esito finale della controversia e dalla posizione assunta dal giudice.
In conclusione, il ricorso presentato dall'ex dipendente del Ministero dell'Interno si basa su elementi medici e normativi che meritano un'accurata valutazione da parte della Corte dei Conti. La decisione finale sarà influenzata dalla capacità del ricorrente di dimostrare il nesso tra le sue patologie e la richiesta di assegnazione dell'assegno di incollocabilità, nonché dalla corretta interpretazione della normativa vigente.


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