Cassazione 2025-La sentenza n. 1880/2025 della Corte di Cassazione rappresenta un'importante precisazione riguardo all'ambito di applicazione della normativa sul whistleblowing, evidenziando come tale istituto non possa essere utilizzato per risolvere controversie personali tra dipendenti e superiori o colleghi. Questo principio sottolinea l'essenza del whistleblowing, che deve essere inteso come uno strumento di tutela per chi denuncia comportamenti illeciti all'interno delle organizzazioni e non come uno strumento per la gestione di conflitti interpersonali o di rivendicazioni individuali.
La Corte ha chiarito che la protezione garantita ai whistleblower è finalizzata a incoraggiare la segnalazione di atti illeciti che danneggiano l'integrità dell'ente, e non può estendersi a segnalazioni motivate da interessi personali o da conflitti di lavoro. Nel caso specifico, il dipendente pubblico che aveva presentato esposti contro un dirigente, purtroppo infondati, ha visto la propria richiesta di tutela rigettata. Questo perché le segnalazioni erano intimamente legate a motivazioni personali, piuttosto che a una reale necessità di denunciare comportamenti illeciti.
Il rigetto della pretesa del lavoratore, avvenuto in entrambi i gradi di giudizio, e la conferma di tale decisione da parte della Cassazione, mette in evidenza un aspetto cruciale del diritto del lavoro: la distinzione tra l'interesse collettivo alla denuncia di illeciti e l'interesse personale del singolo. La sentenza serve anche a tutelare le organizzazioni da possibili abusi dell'istituto, evitando che il whistleblowing diventi un'arma per risolvere controversie private o per esercitare pressioni nei confronti di superiori o colleghi.
In sintesi, la Cassazione ribadisce che il whistleblowing deve rimanere uno strumento per il bene comune, un meccanismo di trasparenza e legalità, e non uno strumento per la risoluzione di conflitti personali. Questo richiamo alla serietà e all'integrità del processo di segnalazione è fondamentale per garantire la credibilità del sistema di protezione dei whistleblower e, di conseguenza, per promuovere un ambiente di lavoro più etico e responsabile.
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