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15 aprile 2025
La sentenza della Cassazione n. 9617 del 2025 affronta la questione della determinazione del trattamento di fine servizio (TFS) per i dirigenti degli enti locali, chiarendo un punto cruciale riguardo alla retribuzione di posizione.
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La sentenza della Cassazione n. 9603 del 2025 affronta un tema cruciale nel campo del diritto tributario riguardante l'onere della prova in caso di contestazioni da parte dell'amministrazione finanziaria. In particolare, la Corte sottolinea che l’amministrazione ha già assolto il suo onere probatorio nel momento in cui dimostra l'esistenza di movimentazioni bancarie che non trovano corrispondenza nella contabilità del contribuente.
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La sentenza della Cassazione n. 14558 del 2025 affronta un tema cruciale nel diritto processuale civile, in particolare riguardo alla validità della notifica degli atti e alle conseguenze della mancata ricezione da parte del destinatario.
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La sentenza della Cassazione n. 9644 del 2025 affronta il tema dell'accollo di debiti erariali, chiarendo la distinzione tra accollo interno e accollo esterno in relazione all'Amministrazione finanziaria.
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La sentenza della Cassazione n. 14581 del 2025 offre un'importante interpretazione riguardante il reato di stalking, previsto dall'articolo 612-bis del Codice Penale italiano. Questo articolo punisce chiunque, con comportamenti reiterati, mette in atto atti di molestia o minaccia nei confronti di una persona, creando in essa un perdurante stato di ansia o paura, o alterando le proprie abitudini di vita.
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La sentenza della Cassazione n. 14774 del 2025 affronta un tema rilevante riguardante i diritti dei detenuti in materia di assistenza sanitaria. In particolare, la Corte ha stabilito che un detenuto ha il diritto di richiedere di essere curato dal proprio medico di fiducia, anche a proprie spese. Questo principio si inserisce nel quadro più ampio delle garanzie di salute e dignità personale che devono essere assicurate anche a coloro che si trovano in regime di detenzione.
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La sentenza della Cassazione n. 14776 del 2025 affronta un tema significativo legato alla compatibilità tra il lavoro di pubblica utilità e il beneficio della sospensione condizionale della pena.
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La sentenza della Cassazione n. 14565 del 2025 riguarda un aspetto specifico del delitto di furto, in particolare l'elemento della "destrezza" nell'impossessamento di un bene. Questo concetto di destrezza è cruciale per comprendere la qualificazione del furto e le relative conseguenze penali.
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La sentenza della Cassazione n. 14560 del 2025 si inserisce nel contesto della bancarotta fraudolenta patrimoniale, un reato previsto e punito dal Codice Penale italiano, specificamente negli articoli 216 e seguenti. La decisione in esame ha un'importanza particolare poiché chiarisce un aspetto cruciale riguardante la configurazione del reato quando si verificano molteplici episodi di distrazione dei beni.
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14 aprile 2025
Corte dei Conti 2025- Il caso in esame riguarda un ricorso presentato da un soggetto nei confronti del Ministero della Difesa e dell'INPS, finalizzato all'accertamento di diritti pensionistici e di invalidità. Analizziamo i vari aspetti legali e normativi coinvolti nella questione.
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Corte dei Conti 2025- Con ricorso depositato in data 9 maggio 2024, il sig. ..., ex dipendente della Polizia di Stato, ha avanzato richiesta di accertamento del diritto all'applicazione dell'art. 54 del d.P.R. n. 1092/1973. Il sig. ...è cessato dal servizio in data 5 aprile 2019 e, alla data del 31 dicembre 1995, aveva maturato un'anzianità di servizio utile per l'applicazione dell'aliquota di rendimento del 2,44%, pari a 16 anni, 1 mese e 2 giorni.
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Corte dei Conti 2025- il procedimento della Corte dei Conti del 2025, riguarda una richiesta di pensione privilegiata da parte di un ex dipendente pubblico, in particolare un membro della Polizia Municipale. Di seguito, fornisco un commento dettagliato sui vari aspetti trattati nel testo.
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Corte dei Conti 2025-la questione presentata riguarda il ricorrente, già 1° Maresciallo “luogotenente” (Ris) presso la Guardia Costiera, si sviluppa attorno a diversi punti fondamentali che meritano un'analisi approfondita.
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Corte dei Conti 2025- Il caso descritto riguarda una controversia legale tra la Corte dei Conti e un ex sottufficiale dell'Arma dei Carabinieri, ... ..., in relazione a un'azione risarcitoria avviata da un cittadino,
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Consiglio di Stato 2025- la decisione del Consiglio di Stato relativa al ricorso avverso il decreto del Ministero dell'Interno può essere strutturato come segue: Il ricorso in oggetto riguarda l’applicazione dell’art. 42 bis del D.Lgs. 151/2001, che disciplina il trasferimento temporaneo dei dipendenti per motivi familiari e di cura. In particolare, la norma prevede che, in presenza di determinate condizioni, il dipendente possa richiedere un trasferimento presso un comando diverso. Tuttavia, la possibilità di accettare tale richiesta è subordinata alla disponibilità di posti vacanti nella corrispondente posizione retributiva.
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Tar 2025 - Il 2025 si presenta come un anno di importanti sviluppi nel settore pensionistico e lavorativo delle forze dell’ordine in Italia, grazie a una recente sentenza del Tar che ha condannato l’Inps a pagare gli scatti di anzianità aggiuntivi a otto ex dipendenti di polizia e carabinieri. Questa decisione rappresenta un pronunciamento significativo in ambito giurisprudenziale, con ripercussioni pratiche e simboliche per i lavoratori coinvolti e per l’intero sistema previdenziale.
Cassazione 2025- L’atto di imputazione descrive un reato di furto di energia elettrica commesso dall’imputata, che ha sottratto una significativa quantità di energia elettrica dall’ENEL attraverso un allaccio diretto sulla presa del contatore, impedendo così la corretta registrazione del consumo. È importante sottolineare che l’addebito evidenzia, come elemento aggravante, che il fatto è stato commesso su cose destinate a pubblica utilità.
Licenziamento Disciplinare e Pendenza di un Procedimento Penale
La sentenza della Corte di Cassazione n. XXXXX del 2025 offre un approfondimento significativo riguardo alla legittimità dell’azione dell’Enel nel revocare il beneficio del taglio dell’80% sui costi dell’energia elettrica, precedentemente concesso agli ex dipendenti. Di seguito si fornisce un commento dettagliato sulla decisione, analizzandone i presupposti, le motivazioni e le implicazioni giuridiche.