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02 agosto 2025

Cassazione 2025 – la decisione della Cassazione relativa al caso in cui il dipendente non riesce a dimostrare il demansionamento e le implicazioni sullo straining a suo carico:

 

Cassazione 2025 – la  decisione della Cassazione relativa al caso in cui il dipendente non riesce a dimostrare il demansionamento e le implicazioni sullo straining a suo carico:


La pronuncia della Corte di Cassazione affronta un aspetto cruciale delle controversie sul demansionamento e sulla possibilità per il lavoratore di ottenere la condanna del datore di lavoro per violazioni contrattuali o di legge in materia di mansioni e mansioni assegnate.

**Punti chiave della decisione:**

1. **Prova del demansionamento:**  
La Cassazione sottolinea che spetta al lavoratore l'onere di dimostrare il demansionamento, ossia la modifica in pejus delle mansioni rispetto a quanto previsto dal contratto o dalle aspettative legittime. La mancanza di prova di tale modifica impedisce al lavoratore di sostenere che vi sia stato un inadempimento contrattuale da parte del datore.

2. **Impossibilità di eccepire lo straining a suo carico:**  
Lo "strain" (o "straining") si riferisce al peso dell'onere della prova che grava sul lavoratore. La Corte afferma che, qualora il dipendente non riesca a dimostrare il demansionamento, non può successivamente sollevare eccezioni o argomentazioni che comportino il peso della prova a carico del datore di lavoro, quali ad esempio l'asserita insussistenza del demansionamento stesso.

3. **Condanna del datore di lavoro:**  
Di conseguenza, in assenza di prova del demansionamento, il datore di lavoro non può essere condannato per violazione di mansioni o per altre responsabilità connesse. La condanna può derivare solo se il lavoratore fornisce elementi probatori sufficienti a dimostrare che il demansionamento si è effettivamente verificato.

**Implicazioni pratiche:**

- Il lavoratore deve raccogliere prove concrete e documentali che attestino il demansionamento, come comunicazioni, testimonianze, modifiche contrattuali o altri elementi probatori.
- L'onere probatorio è a carico del lavoratore, e la sua insussistenza comporta la non fondatezza delle sue pretese.
- La sentenza ribadisce il principio secondo cui la tutela giurisdizionale si fonda sulla prova del fatto costitutivo della pretesa, e senza questa, la domanda non può essere accolta.

**In conclusione:**

La decisione della Cassazione evidenzia l'importanza della prova concreta nel contenzioso sul demansionamento. La mancanza di prova impedisce al lavoratore di sostenere che il datore di lavoro abbia violato le sue obbligazioni, e, di conseguenza, limita anche la possibilità di imputare al datore responsabilità o di avanzare eccezioni che abbiano come presupposto la dimostrazione del demansionamento stesso.


 

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