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22 marzo 2025

La sentenza 98/2025 della Corte di Cassazione rappresenta un importante traguardo nella tutela della libertà di stampa e del diritto dei giornalisti a mantenere riservate le loro fonti. La decisione si colloca in un contesto giuridico e sociale in cui la protezione della riservatezza delle fonti è fondamentale per garantire un'informazione libera e indipendente.

 

 

Modulistica e Prontuari 22 MARZO 2025

 


 

La sentenza n. 6346 del 2025 della Corte di Cassazione si inserisce in un contesto giuridico complesso, in cui si affronta il tema della responsabilità civile per danni psicologici in relazione a un'aggressione subita da un extracomunitario da parte di tre vigilantes di una società privata. La Corte ha escluso la possibilità di un risarcimento per i danni psicologici, fondando la propria decisione su alcuni principi giuridici fondamentali.

 

La sentenza della Cassazione n. 6194 del 2025 affronta un tema di rilevante importanza nel contesto del lavoro docente, ossia la questione delle ore di “buco” e la loro remunerazione. L’obbligo di dimostrare che tali ore rientrino nell’orario di lavoro e debbano quindi essere compensate rappresenta un aspetto cruciale per la tutela dei diritti dei lavoratori nel settore dell’istruzione.

 

La sentenza della Cassazione n. 5802 del 2025 rappresenta un'importante pronuncia in materia di assegno al nucleo familiare, stabilendo che il diritto a tale prestazione può sussistere anche nel caso in cui parte dei componenti del nucleo familiare risiedano all'estero. Questa decisione ha rilevanti implicazioni sia per le famiglie che vivono in contesti transnazionali sia per le politiche sociali italiane.

 

La sentenza della Cassazione n. 7764 del 2025 offre un'importante riflessione sulla distinzione tra danni all'immagine dell'amministrazione e l'ammontare del tributo evaso. Questo tema è di cruciale rilevanza nel contesto del diritto tributario e della responsabilità amministrativa.

 

Tar 2025- Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha emesso una sentenza favorevole a una famiglia in merito a una controversia con il Comune riguardante il servizio di asilo nido. La decisione del TAR stabilisce che l'Amministrazione Comunale dovrà risarcire la famiglia per un importo significativo, che si aggira attorno a migliaia di euro.

 

Corte Costituzionale 2025-E’ incostituzionale l’esclusione delle persone singole dall’adozione internazionale dei minori

 

Corte dei Conti 2025-Il ricorso presentato dal ricorrente contro il Decreto del Ministero dell’Interno n. … segna un momento cruciale per il riconoscimento dei diritti previdenziali e delle tutele legate alla salute dei lavoratori. La questione centrale riguarda la richiesta di riconoscimento della causa di servizio relativa a specifiche patologie, in particolare la spondilosi vertebrale diffusa con rigidità del rachide e perdita delle curve fisiologiche, condizioni che possono influire significativamente sulla qualità della vita e sulla capacità lavorativa.

 

Corte dei Conti 2025-Il ricorso presentato dai quattro richiedenti, tre dei quali appartenenti alla Polizia di Stato e uno all'Arma dei Carabinieri, solleva questioni di notevole rilevanza riguardanti la liquidazione del trattamento pensionistico. In particolare, i ricorrenti evidenziano di ricevere un trattamento pensionistico calcolato secondo il sistema misto, il che implica che parte della loro pensione è stata calcolata secondo il sistema retributivo e parte secondo quello contributivo.

 

Corte dei Conti 2025-La sentenza emessa dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione … rappresenta un'importante pronuncia in materia di pensioni e calcolo delle indennità per i dipendenti pubblici, in particolare per gli appartenenti alle forze di polizia. Nel caso specifico, l'appellante, un ex sovrintendente capo della Polizia di Stato, ha contestato la modalità di calcolo della sua pensione, chiedendo una riliquidazione che includesse la totalità dell'indennità integrativa speciale.

 

21 marzo 2025

Consiglio di Stato 2025- Il commento al Consiglio di Stato 2281 del 2025, relativo al caso dei "pugni in classe", offre un'importante riflessione sulla responsabilità e sulle conseguenze delle azioni degli studenti in un contesto scolastico. La decisione del Consiglio di Stato di bocciare il ricorso della scuola evidenzia un principio fondamentale: non tutti gli studenti coinvolti in un episodio di violenza hanno le stesse responsabilità e, di conseguenza, meritano sanzioni diverse. In primo luogo, il Consiglio di Stato sottolinea la necessità di una valutazione accurata delle circostanze che hanno portato all'incidente. La logica che sottende a questa decisione si basa su un principio di giustizia e proporzionalità: è fondamentale distinguere tra chi ha effettivamente provocato la situazione e chi, pur essendo presente, potrebbe aver avuto un ruolo passivo o reattivo. Questo approccio è cruciale per evitare sanzioni eccessive o ingiuste che potrebbero compromettere il percorso educativo degli studenti non direttamente coinvolti nell'aggressione.

 

La sentenza n. 7403 del 2025 della Cassazione italiana rappresenta un'importante pronuncia in materia di verifiche fiscali e di evasione fiscale, ponendo l'accento sulla legittimità delle indagini fiscali che si estendono anche ai conti di coniugi e familiari del contribuente. Questo orientamento giurisprudenziale ha implicazioni significative per la lotta all'evasione fiscale e per la tutela dei diritti dei contribuenti.

 

La sentenza della Cassazione n. 7362 del 2025 rappresenta un importante punto di riferimento per la professione psicologica e per la definizione dei confini tra le diverse figure professionali operanti nel campo del benessere psicologico. In questo caso, la Suprema Corte ha confermato la decisione di radiare dall'ordine professionale una psicologa che ha partecipato attivamente a un progetto volto a normare la figura del counselor non psicologo.

 

La sentenza della Cassazione n. 7436 del 2025 offre spunti interessanti su temi di responsabilità e sicurezza sul lavoro, in particolare per quanto riguarda il ruolo del collaboratore scolastico. Il caso in esame riguarda una lesione agli occhi provocata dall'uso di un liquido solvente per la pulizia dei bagni, situazione che solleva interrogativi sulla responsabilità del datore di lavoro e sull'adeguata formazione e informazione dei lavoratori.