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25 luglio 2025

Tar 2025- vicenda amministrativa e giuridica riguardante il ricorrente, un ispettore della Polizia di Stato, e il suo rapporto di fuori ruolo presso Frontex, con particolare attenzione alle modalità di valutazione e decisione dell’Amministrazione circa il rinnovo del periodo di fuori ruolo.

 

 

 

Tar 2025- vicenda amministrativa e giuridica riguardante il ricorrente, un ispettore della Polizia di Stato, e il suo rapporto di fuori ruolo presso Frontex, con particolare attenzione alle modalità di valutazione e decisione dell’Amministrazione circa il rinnovo del periodo di fuori ruolo.

**Sintesi della vicenda:**
- Il ricorrente, in qualità di ispettore della Polizia di Stato e Responsabile dell’Unità analisi del rischio, aveva avanzato nel maggio 2020 un’istanza di collocamento in posizione fuori ruolo per lavorare come European Border and Coast Guard Officer presso Frontex, con incarico di livello AD 7, per cinque anni.
- Successivamente, nel gennaio 2025, aveva richiesto l’estensione di tale incarico per altri cinque anni, evidenziando i risultati conseguiti e il livello di incarico superiore (AD 8).
- Nel marzo 2025, riceveva una comunicazione informale tramite telefono e poi formale via email che il rinnovo non sarebbe stato accettato per il periodo richiesto, ma solo per un ulteriore anno, e accettava formalmente tale decisione.

**Critica alla modalità di valutazione dell’Amministrazione:**
- Dall’analisi emerge che l’Amministrazione, nel decidere sul rinnovo, avrebbe adottato un criterio di limitazione temporale massima per il collocamento fuori ruolo, senza condurre una verifica approfondita delle singole situazioni.
- In particolare, si evidenzia che l’Amministrazione non avrebbe verificato:
  - La proporzione tra il numero di dipendenti in fuori ruolo e l’organico complessivo;
  - La natura delle organizzazioni europee e internazionali presso cui i dipendenti prestano servizio e la loro rilevanza per gli interessi dell’Amministrazione;
  - La specificità delle posizioni dei singoli soggetti, considerando il tempo trascorso fuori ruolo, la possibilità di un impiego immediato e utile in altre funzioni, e l’interesse pubblico al rientro.

**Principi di diritto e modalità di procedimento:**
- Si sottolinea che l’adozione di un criterio di limitazione temporale uniforme, senza una verifica approfondita e senza adottare atti amministrativi generali, contraddice i principi di trasparenza, correttezza e buon andamento dell’attività amministrativa.
- La normativa vigente e i principi generali impongono che le regole relative ai collocamenti fuori ruolo siano stabilite attraverso atti amministrativi di carattere generale, con un’istruttoria puntuale, pubblicati e resi noti ai dipendenti mediante adeguati meccanismi di pubblicità.

**Conclusioni implicite:**
- La modalità adottata dall’Amministrazione potrebbe essere considerata illegittima o comunque irragionevole, perché non rispettosa delle procedure e dei principi di trasparenza e imparzialità.
- La mancanza di una valutazione approfondita delle singole situazioni e di atti amministrativi di dettaglio rende il procedimento viziato e potenzialmente soggetto a ricorso o contestazione.

In sintesi, il commento evidenzia come l’Amministrazione, nel trattare le istanze di rinnovo del fuori ruolo, dovrebbe attenersi ai principi di trasparenza e correttezza, adottando strumenti normativi e procedurali adeguati, e non limitarsi a criteri generici e non supportati da un’istruttoria approfondita.


 

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