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29 marzo 2025
L'ordinanza della Cassazione n. 7826 del 24 marzo 2025 rappresenta una tappa significativa nella giurisprudenza italiana riguardo al divieto di fumo nei luoghi di lavoro e alle conseguenze disciplinari del suo mancato rispetto. La decisione sottolinea un principio fondamentale: la tolleranza del datore di lavoro nei confronti di comportamenti illeciti non giustifica né legittima tali comportamenti da parte dei dipendenti.
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L'ordinanza n. 6345 del 10 marzo 2025 della Corte di Cassazione rappresenta un'importante pronuncia nel campo della tutela dei diritti dei lavoratori, in particolare riguardo alle molestie e alla discriminazione basata sull'orientamento sessuale. La decisione si inserisce in un contesto giuridico e sociale in cui il rispetto per la diversità e la dignità personale è sempre più centrale.
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Il caso dell'operaio fiorentino licenziato per le sue critiche ai superiori in una chat di WhatsApp solleva importanti questioni riguardo alla privacy e alla libertà di espressione nel contesto lavorativo. La decisione della Cassazione di reintegrare l'operaio, annullando il provvedimento di licenziamento, rappresenta un significativo intervento della giustizia a tutela dei diritti dei lavoratori.
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Corte dei Conti 2025-Il caso in esame riguarda un ex dipendente del Ministero dell'Interno, specificamente un Ispettore Superiore della Polizia di Stato, che ha presentato un ricorso contro le conclusioni del collegio medico dell'ASL ... Il ricorrente, attualmente in quiescenza per inabilità fisica, contesta la valutazione effettuata dal collegio medico, il quale ha stabilito che le patologie di cui soffre non comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei colleghi di lavoro e degli impianti.
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Corte dei Conti 2025-Il ricorrente, nel suo appello, sostiene che le patologie di cui soffre siano direttamente correlate alle mansioni svolte durante il suo servizio presso l'Arma dei Carabinieri. In particolare, egli mette in evidenza come le ore di servizio notturno e le missioni all'esterno, sia ordinarie che straordinarie, abbiano avuto un impatto significativo sulla sua salute psico-fisica, compromettendo irrimediabilmente la funzionalità cardiovascolare.
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28 marzo 2025
Legge 13 dicembre 2024, n. 203 recante "Disposizioni in materia di lavoro" – Prime indicazioni operative.
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Tar 2025- Il caso in esame riguarda l'esclusione di un candidato carabiniere dal concorso pubblico a causa della presenza di un tatuaggio visibile con l'uniforme, in conformità alle norme stabilite dal bando di concorso. La Commissione per gli accertamenti psico-fisici ha motivato la propria decisione richiamando l'articolo 11, comma 6, lettera c) del bando, che stabilisce la non idoneità del candidato in caso di tatuaggi visibili o che possano essere considerati deturpanti o contrari al decoro.
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Tar 2025- Il provvedimento del TAR riguarda un aspirante allievo Carabiniere, che annulla la decisione del Ministero della Difesa riguardante l'esclusione di un candidato dalla procedura concorsuale per la qualifica di VFP4 nell'Esercito, solleva importanti questioni sia di diritto amministrativo che di tutela dei diritti dei candidati.
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Tar 2025- la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del 2025, che ha accolto il ricorso presentato dai ricorrenti in merito al risarcimento dei danni derivanti dall’esposizione al gas Radon durante il servizio militare, offre l'opportunità di esaminare diverse tematiche giuridiche e sociali. La sentenza di condanna del Ministero della Difesa si inserisce in un contesto di tutela dei diritti dei cittadini e dei loro familiari, nonché di responsabilità della Pubblica Amministrazione.
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Consiglio di Stato 2025-Il Consiglio di Stato, con la sua decisione del 2025, ha accolto il ricorso presentato dai vincitori del concorso interno per la nomina alla qualifica iniziale del ruolo degli ispettori del corpo di Polizia penitenziaria. Questo concorso, bandito nel 2008, ha visto una lunga e complessa procedura che si è protratta per quasi undici anni, creando notevoli disagi ai partecipanti.
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Tar 2025-la questione affronta la disciplina applicabile al ricorrente, un Ispettore Capo della Polizia, si concentra sull'indennità di buonuscita e sulla modalità di calcolo della stessa in relazione agli scatti di anzianità.
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Ferie non godute dal personale della Polizia di Stato, transitato nei ruoli civili dell'Interno. Parere dell'Avvocatura Generale dello Stato.
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La sentenza della Cassazione n. 8044 del 2025 offre spunti significativi sulla questione della valutabilità dell'assoluzione in sede penale ai fini fiscali, in particolare in riferimento all'articolo 21-bis del Decreto Legislativo 174/2000. Questo articolo disciplina le modalità di risoluzione delle controversie tributarie e l'applicazione delle norme in materia di reati fiscali.
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La sentenza della Cassazione n. 8052 del 2025 offre un'importante interpretazione riguardo all'agevolazione Tremonti Ambiente, un incentivo fiscale volto a promuovere investimenti in attività che favoriscono la sostenibilità ambientale. Questo commento analizza i principali aspetti della pronuncia, sottolineando l'importanza della comparazione tra investimenti ambientali e investimenti tradizionali.
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La sentenza della Cassazione n. 8054 del 2025 affronta temi di rilevante importanza nell’ambito del diritto tributario, in particolare riguardo alla distinzione tra l'esercizio della potestà impositiva da parte dell'Amministrazione Finanziaria e la legittimità delle pretese creditorie del contribuente.
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MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZEDECRETO 18 marzo 2025, n. 57 Regolamento recante disposizioni per il procedimento di accertamento, contestazione e irrogazione delle penali convenzionali da attribuire al concessionario di gioco per inadempienza.
La sentenza della Cassazione n. 11982 del 2025 si inserisce in un contesto normativo particolarmente complesso riguardante l'acquisizione e l'utilizzazione dei dati di traffico telefonico e telematico, un tema di crescente rilevanza nel panorama giuridico contemporaneo, soprattutto in relazione alla protezione dei dati personali e ai diritti fondamentali degli individui.
La sentenza della Cassazione n. 8009 del 2025 affronta un tema cruciale nel contesto del contenzioso tributario, ovvero la questione della legittimazione del sottoscrittore dell’avviso di accertamento. In particolare, si analizza l'onere della prova in capo all'amministrazione finanziaria nel caso in cui il contribuente sollevi impugnazione riguardo ai requisiti di legittimazione del soggetto che ha firmato l'atto.
La sentenza n. 8819 della Cassazione del 2025 rappresenta un'importante pronuncia in materia di oneri generali di sistema nel settore dell'energia elettrica. In essa, la Corte ha chiarito la natura giuridica di tali oneri, classificandoli come corrispettivi contrattuali piuttosto che come tributi.