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01 maggio 2025

La sentenza della Cassazione n. 11006/2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di concessioni di beni demaniali e di subentro nei rapporti concessori. Di seguito fornisco un commento dettagliato che analizza gli aspetti salienti e le implicazioni della decisione.

 

La sentenza della Cassazione n. 11006/2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di concessioni di beni demaniali e di subentro nei rapporti concessori. Di seguito fornisco un commento dettagliato che analizza gli aspetti salienti e le implicazioni della decisione.

**Contesto e fatti principali**

Nel caso in esame, Aeroporti di Roma ha presentato ricorso contro il Comune di Fiumicino, contestando una decisione amministrativa o un atto che avrebbe impedito o limitato il subentro del sub-concessionario nella posizione del concessionario originario relativamente all’uso di beni demaniali oggetto di una precedente concessione.

Il punto centrale riguarda la legittimità dell’autorizzazione rilasciata dall’amministrazione concedente, che avrebbe consentito al sub-concessionario di subentrare nella medesima posizione del concessionario rispetto all’uso di beni demaniali.

**Principali principi stabiliti dalla Cassazione**

1. **Validità dell’autorizzazione come atto di subentro**: La Corte afferma che l’autorizzazione rilasciata dall’amministrazione concedente ha valenza di atto di subentro, che permette al sub-concessionario di assumere la posizione del concessionario originario. Questo si basa sulla premessa che l’autorizzazione stessa abbia carattere di atto abilitativo e non di mero nulla osta.

2. **Effetti dell’autorizzazione rispetto ai beni demaniali**: La sentenza chiarisce che, in assenza di un’avversione espressa o di una disciplina particolare, l’autorizzazione può consentire al sub-concessionario di esercitare i medesimi diritti previsti dalla precedente concessione, incluso l’uso dei beni demaniali, purché siano rispettate le condizioni e le prescrizioni imposte dall’amministrazione.

3. **Subentro come modalità di prosecuzione del rapporto concessorio**: La decisione sottolinea che il subentro del sub-concessionario è una modalità lecita di prosecuzione del rapporto concessorio, che può essere prevista dalla normativa vigente, anche attraverso specifiche autorizzazioni, senza che ciò comporti la necessità di una nuova procedura di evidenza pubblica, purché siano rispettati i principi di trasparenza e di correttezza amministrativa.

4. **Prevalenza dell’autorizzazione rispetto ad eventuali restrizioni o contestazioni**: La Cassazione evidenzia che l’autorizzazione dell’amministrazione concede al sub-concessionario effetti giuridici riconosciuti, e quindi, anche in presenza di contestazioni provenienti dal Comune di Fiumicino, l’autorizzazione può prevalere se rispettate le norme di legge e i principi di diritto.

**Implicazioni pratiche e interpretative**

- **Per le concessionarie e sub-concessionari**: La sentenza rafforza la possibilità di subentrare nelle concessioni di beni demaniali mediante autorizzazioni specifiche rilasciate dall’amministrazione concedente, facilitando la continuità delle attività e la gestione degli asset pubblici.

- **Per le pubbliche amministrazioni**: La decisione sottolinea l’importanza di adottare formalmente atti autorizzativi chiari e conformi alla normativa, per consentire il subentro senza rischi di contenzioso e garantendo la tutela degli interessi pubblici.

- **Per il diritto amministrativo e degli appalti pubblici**: La pronuncia chiarisce che il subentro può avvenire anche in assenza di una nuova procedura di evidenza pubblica, se l’autorizzazione è correttamente rilasciata e se la disciplina di settore non impone diversamente.

**Conclusioni**

La Cassazione n. 11006/2025 ribadisce la validità e l’efficacia dell’autorizzazione amministrativa come strumento di subentro nei rapporti concessori sui beni demaniali, consolidando il principio che, purché siano rispettati i presupposti di legge e le condizioni dell’autorizzazione, il sub-concessionario può esercitare i diritti del concessionario originale, inclusi quelli relativi all’uso di beni demaniali. Questo contribuisce a delineare un quadro più chiaro e coerente sulla disciplina del subentro nelle concessioni pubbliche, con importanti riflessi sulla gestione dei beni pubblici e sulla tutela degli interessi dei soggetti coinvolti.

 

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