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27 marzo 2025

La sentenza della Cassazione n. 12002 del 2025 affronta un tema di grande rilevanza giuridica e sociale: l'esecuzione del mandato di arresto europeo (MAE) e i diritti fondamentali della persona coinvolta. La Corte ribadisce un principio fondamentale che permea il diritto europeo e internazionale: il rispetto della dignità umana, che deve essere garantito in ogni fase del procedimento di estradizione o di esecuzione di un mandato di arresto.

 

La sentenza della Cassazione n. 8009 del 2025 affronta un tema cruciale nel contesto del contenzioso tributario, ovvero la questione della legittimazione del sottoscrittore dell’avviso di accertamento. In particolare, si analizza l'onere della prova in capo all'amministrazione finanziaria nel caso in cui il contribuente sollevi impugnazione riguardo ai requisiti di legittimazione del soggetto che ha firmato l'atto.

 

La Cassazione n. 7962 del 2025 fornisce un importante chiarimento in materia di notifiche, in particolare riguardo al ruolo e agli obblighi del messo notificatore nell’accertamento dell’irreperibilità del destinatario.

 

26 marzo 2025

Tar 2025- la questione si concentra su diversi aspetti del provvedimento emesso dal T.A.R. nel 2025, evidenziando le problematiche relative alla motivazione e all’istruttoria del procedimento amministrativo che ha portato al rigetto dell’istanza presentata dall’interessato.

 

Tar 2025- la decisione del TAR nel 2025 offre una panoramica approfondita sulle questioni giuridiche trattate nel provvedimento. Di seguito sono analizzati i punti salienti del testo, evidenziando i temi principali e le implicazioni della decisione.

 

Tar 2025- Il caso in esame, relativo all'assegnazione temporanea di un vice ispettore di Polizia, evidenzia una questione complessa che tocca aspetti sia giuridici sia umani. L'agente, attualmente trasferito a una località lontana dalla sua famiglia, si trova in una situazione difficile, poiché la moglie e la figlia di due anni presentano problemi di salute che richiedono la sua presenza costante.

 

Modulistica e prontuari

 


La sentenza della Cassazione del 2024 rappresenta un significativo passo avanti nella tutela dei diritti dei consumatori nel campo della fornitura di energia elettrica. La Corte ha chiarito che, in caso di contestazioni relative alle bollette, è responsabilità del fornitore dimostrare non solo che il contatore funziona correttamente, ma anche che le letture effettuate siano state esatte e prive di errori. Questo principio introduce un importante onere probatorio a carico delle aziende fornitrici, che ora devono dimostrare l'affidabilità delle loro pratiche di misurazione e fatturazione.

 

25 marzo 2025

Le sentenze della Corte di Cassazione, richiamate in epigrafe, rappresentano un momento significativo nella giurisprudenza italiana, in particolare per quanto riguarda l'interpretazione e l'applicazione dell'istituto dell'interrogatorio preventivo. Con la decisione n. 5548 e n. 9113 del 9 gennaio 2025, la Seconda Sezione della Corte ha confermato le decisioni del Tribunale del Riesame di Brindisi, che avevano accolto i ricorsi presentati dagli indagati, annullando le ordinanze emesse dal Giudice per le indagini preliminari.

 

La sentenza n. 2950/5 del 6 febbraio 2025 della Corte di Cassazione rappresenta un momento cruciale per la riflessione giuridica in merito alla successione delle leggi sanzionatorie nel contesto tributario, ponendo in evidenza la complessità delle interazioni tra norme e principi costituzionali. La pronuncia si inserisce in un contesto normativo recentemente riformato, evidenziando il delicato equilibrio tra il principio del favor rei e le disposizioni transitorie delle nuove normative.

 

Corte Di Giustizia Europea 2025: annullamento della decisione Google Adsense La sentenza della Corte di Giustizia Europea (CGUE) relativa a Google AdSense del 2025 rappresenta un momento cruciale nel panorama giuridico europeo, in particolare per quanto concerne l'applicazione delle normative antitrust e la questione dell'abuso di posizione dominante. In questo commento, si cercherà di analizzare in modo dettagliato i principali aspetti della sentenza, la sua coerenza con la giurisprudenza precedente e l'impatto che essa avrà sul mercato digitale e sulle pratiche commerciali delle grandi piattaforme online.

 

Cassazione 2025-"Evidenza Falsificata: La Falsa Attestazione di Presenza al Lavoro Giustifica il Licenziamento" La questione della falsa attestazione di essere a lavoro è un tema di grande rilevanza nel diritto del lavoro, soprattutto alla luce delle recenti pronunce della Corte di Cassazione. Nel 2025, la Cassazione ha affrontato un caso in cui un lavoratore aveva attestato falsamente di essere presente sul posto di lavoro, giustificando così il licenziamento disciplinare subito dall'azienda.

 

Cassazione 2025-"Licenziamento approvato per Offese Ingiuriose: 'Finto Tonto' Non è Solo un Gioco di Parole" La decisione della Cassazione nel 2025 riguardo al licenziamento di un dipendente che ha offeso un collega in presenza di un terzo rappresenta un importante intervento in materia di disciplina dei comportamenti sul luogo di lavoro e delle relazioni interpersonali tra colleghi. L’espressione utilizzata dal dipendente licenziato, “finto tonto”, insieme all’affermazione che la difficoltà del collega a comprendere un problema non fosse sorprendente, è stata ritenuta non solo offensiva, ma anche lesiva della dignità del lavoratore.

 

Cassazione 2025-"Disturbo della Quiete Pubblica: La Rilevanza del Contesto Territoriale e il Coinvolgimento di un Numero Indeterminato di Persone" La questione del disturbo della quiete pubblica in relazione al contesto territoriale e al coinvolgimento di un numero indeterminato di persone è un tema di rilevante importanza giuridica, che è stato oggetto di attenzione da parte della giurisprudenza, inclusa la Corte di Cassazione italiana.

 

Cassazione 2025-Il tema del licenziamento discriminatorio ed economico è di cruciale importanza nel diritto del lavoro, in quanto tocca questioni di tutela dei diritti dei lavoratori e di rispetto della dignità umana. La sentenza della Cassazione (ord.) 9 gennaio 2025, n. 460 offre spunti significativi per comprendere le dinamiche che possono portare a un licenziamento considerato discriminatorio, anche in presenza di motivazioni economiche.