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18 luglio 2025

Tar 2025- La disposizione normativa in esame riguarda i benefici pensionistici e di buonuscita per il personale appartenente a specifici ruoli delle forze di polizia e sanitari, nonché a personale equiparato. In particolare, l’articolo 6 bis del Decreto Legge n. 387/1987 stabilisce che, al momento della cessazione dal servizio per età, inabilità permanente o decesso, siano attribuiti ai beneficiari (o al personale stesso in caso di collocamento a riposo) sei scatti di anzianità, ciascuno del 2,50%, calcolati sull’ultimo stipendio percepito. Questi scatti sono utili ai fini del calcolo della pensione e della liquidazione dell’indennità di buonuscita, e si aggiungono ad altri eventuali benefici.

 

Tar 2025- La disposizione normativa in esame riguarda i benefici pensionistici e di buonuscita per il personale appartenente a specifici ruoli delle forze di polizia e sanitari, nonché a personale equiparato. In particolare, l’articolo 6 bis del Decreto Legge n. 387/1987 stabilisce che, al momento della cessazione dal servizio per età, inabilità permanente o decesso, siano attribuiti ai beneficiari (o al personale stesso in caso di collocamento a riposo) sei scatti di anzianità, ciascuno del 2,50%, calcolati sull’ultimo stipendio percepito. Questi scatti sono utili ai fini del calcolo della pensione e della liquidazione dell’indennità di buonuscita, e si aggiungono ad altri eventuali benefici.

**2. Ambito di applicazione e condizioni**

La norma si applica non solo ai dipendenti che cessano dal servizio, ma anche a coloro che chiedono di essere collocati in quiescenza, purché abbiano almeno 55 anni di età e 35 anni di servizio utile. La domanda di collocamento in quiescenza deve essere presentata entro il 30 giugno dell’anno in cui si maturano tali requisiti, con un’eccezione per coloro che li hanno già maturati alla data di entrata in vigore della norma, per i quali il termine è stato fissato al 31 dicembre 1990.

**3. La sentenza del TAR e le sue motivazioni**

Il Tribunale Amministrativo Regionale, pronunciandosi in via definitiva, ha accolto il ricorso proposto dal dipendente, riconoscendo il suo diritto ai benefici economici previsti dall’art. 6 bis del D.L. n. 387/1987. In particolare, il TAR ha accertato che i sei scatti di anzianità devono essere inclusi nella base di calcolo dell’indennità di buonuscita, come previsto dalla norma, e che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) è tenuto a procedere alla rideterminazione dell’indennità stessa includendo tali scatti.

**4. Implicazioni della decisione**

- **Riconoscimento del diritto ai benefici**: La sentenza afferma in modo chiaro che il personale ha diritto a tutte le maggiorazioni che la norma prevede, in questo caso i sei scatti di anzianità, ai fini del calcolo della liquidazione pensionistica e dell’indennità di buonuscita.
- **Obbligo dell’INPS**: La pronuncia impone all’INPS di ricalcolare l’indennità di buonuscita includendo gli scatti, con interessi legali dal momento del dovuto, garantendo così un risarcimento per eventuali trattamenti non corretti precedentemente.
- **Risarcimento spese**: La condanna al pagamento di € 1.500,00 a titolo di spese processuali e altri rimborsi rappresenta un riconoscimento anche delle spese sostenute dal ricorrente.

**5. Aspetti di diritto e di principio**

- La decisione sottolinea il principio che i benefici economici e pensionistici devono essere calcolati secondo quanto disposto dalla norma, interpretata correttamente nel senso di includere tutte le componenti stipendiali previste.
- La sentenza rafforza il ruolo delle pronunce giurisdizionali di accertamento dei diritti, in particolare in ambito previdenziale, dove interpretazioni estensive o restrittive possono influire significativamente sui benefici economici dei lavoratori pubblici.

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**In conclusione**, questa pronuncia del TAR rappresenta un’importante conferma dei diritti dei lavoratori pubblici, in particolare del personale delle forze di polizia e sanitari, riguardo alla corretta inclusione degli scatti di anzianità nel calcolo delle indennità di buonuscita. La decisione evidenzia anche l’importanza dell’interpretazione rigorosa delle norme relative ai benefici previdenziali, e l’efficacia della tutela giurisdizionale nel garantire il rispetto delle disposizioni di legge in favore dei lavoratori pubblici.


 

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