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14 luglio 2025

Tar 2025- la sentenza in esame riguarda una controversia giudiziaria di natura amministrativa tra un agente scelto della Polizia di Stato e il Ministero dell'Interno, relativa alla richiesta di assegnazione temporanea di sede di servizio ex art. 42-bis del d.lgs. n. 151/2001.

 

Tar 2025- la sentenza in esame riguarda una controversia giudiziaria di natura amministrativa tra un agente scelto della Polizia di Stato e il Ministero dell'Interno, relativa alla richiesta di assegnazione temporanea di sede di servizio ex art. 42-bis del d.lgs. n. 151/2001.

**Contesto e richiesta dell’agente**

L'agente, in servizio presso la Questura di Xxxx, aveva presentato un'istanza al Ministero dell’Interno volta ad ottenere un trasferimento temporaneo presso il Commissariato di P.S. di Xxxx o, in alternativa, presso quello di Xxxx. La motivazione principale alla base della richiesta è di carattere familiare: l'agente è padre di un neonato di appena due mesi, nato dall’unione con la propria moglie, che lavora come dipendente in un centro estetico con due sedi in provincia di Xxxx, e risiede nel Comune di -OMISSIS-, anch’esso situato nella stessa provincia.

**Motivazioni specifiche della richiesta**

Il richiedente si proponeva di ottenere un trasferimento che gli permettesse di conciliare le esigenze professionali con quelle familiari, presumibilmente per poter assistere meglio il proprio bambino e la famiglia, considerando anche la recente nascita e la giovane età del figlio.

**Risposta dell’Amministrazione e motivazioni del rigetto**

L’Amministrazione ha inoltrato un preavviso di rigetto ex art. 10-bis della legge n. 241/1990, comunicando le motivazioni principali:

- **Incompatibilità legata alla candidatura alle elezioni politiche**: per la sede di Xxxx, la candidatura dell’agente alle elezioni politiche nel Comune di residenza del nucleo familiare comportava un'incompatibilità giuridica e territoriale, poiché questa sede rientra nella competenza del Commissariato di P.S. richiesto. Tale incompatibilità deriva da disposizioni normative e regolamentari che vietano, in determinati casi, il trasferimento in zone di competenza dell'ufficio di provenienza per evitare conflitti di interesse o incompatibilità di ruolo.

- **Valutazioni funzionali e di servizio**: per la sede di Xxxx, l’Amministrazione ha invece ritenuto che vi fosse una valutazione sfavorevole rispetto alle esigenze funzionali e di servizio di entrambi gli uffici coinvolti, senza però specificare ulteriori dettagli di tali esigenze o motivazioni di carattere organizzativo.

**Sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Xxxx**

Il TAR, esaminando il ricorso, ha accolto la richiesta dell’agente e ha annullato il provvedimento di rigetto.

- **Decisione e motivazioni del TAR**:
  - Ha ritenuto che il provvedimento di rigetto fosse infondato e che l’agente avesse diritto ad una valutazione favorevole della domanda.
  - Ha ordinato all’Amministrazione di provvedere definitivamente all’assegnazione temporanea presso il Commissariato di Xxxx o, comunque, in una sede nella provincia di Xxxx, entro 20 giorni dalla comunicazione o notificazione della sentenza.
  - Ha condannato il Ministero resistente al pagamento delle spese di giudizio, quantificate in € 1.000,00, oltre agli accessori di legge e al rimborso del contributo unificato.

**Implicazioni e considerazioni**

- **Diritti del dipendente**: la sentenza rafforza il principio secondo cui i dipendenti pubblici, e in particolare le forze di polizia, hanno diritto a richiedere trasferimenti temporanei anche per motivi familiari, purché sussistano requisiti e che non vi siano motivi ostativi validi, come incompatibilità di legge o esigenze organizzative più pregnanti.

- **Limiti e discrezionalità dell’amministrazione**: la decisione dell’amministrazione di rigettare la domanda sulla base di considerazioni di carattere funzionale e di legge è stata superata dal giudice amministrativo, che ha ritenuto che tali motivazioni non fossero sufficienti a giustificare il diniego, in assenza di specifiche esigenze di servizio che prevalessero rispetto alle esigenze familiari del ricorrente.

- **Ruolo della giurisdizione amministrativa**: questa vicenda evidenzia il ruolo fondamentale del TAR nel riequilibrare i poteri dell’amministrazione, tutelando i diritti dei cittadini e garantendo il rispetto delle norme di legge e dei principi di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione.

**Conclusione**

Il caso rappresenta un esempio di come le esigenze familiari, in ambito lavorativo pubblico, possano essere tutelate attraverso strumenti giurisdizionali, purché supportate da motivazioni valide e non contrarie a norme di legge o esigenze organizzative dell’amministrazione. La sentenza del TAR si inserisce nel più ampio quadro di tutela del diritto del lavoratore pubblico di conciliare vita privata e professionale, garantendo che le decisioni amministrative siano motivate e rispettino i principi di legalità e proporzionalità.


 

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