Corte dei Conti 2025-La pronuncia della Corte dei Conti del 2025 rappresenta un importante sviluppo nel campo della tutela dei diritti dei militari in servizio attivo, consolidando il principio che il riconoscimento della causa di servizio può avvenire anche durante l’attività lavorativa, senza dover attendere il collocamento in congedo. Questo precedente ha implicazioni significative per tutti gli appartenenti alle Forze Armate che sviluppano patologie correlate alle condizioni di servizio, spesso aggravate dall’usura fisica e ambientale a cui sono sottoposti quotidianamente.
Nel caso specifico, un luogotenente dell’Arma ancora in servizio ha presentato domanda di riconoscimento della causa di servizio per alcune patologie sviluppate nel corso dell’attività militare. La richiesta inizialmente è stata respinta dall’Amministrazione, che ha negato il nesso causale tra le patologie e le attività svolte. Tuttavia, la Corte dei Conti ha accolto il ricorso del militare, basandosi anche sulle risultanze medico-legali, e ha riconosciuto il nesso eziologico diretto tra l’attività di servizio e le patologie accertate.
Questo pronunciamento rappresenta un precedente importante perché stabilisce che il diritto al riconoscimento della causa di servizio e, di conseguenza, ai benefici previdenziali privilegiati, può essere riconosciuto anche in presenza di un militare ancora in servizio, senza dover aspettare il collocamento in congedo. La decisione rafforza la tutela della salute dei militari, confermando che la tutela previdenziale e sanitaria deve essere tempestiva e non subordinata alla cessazione dal servizio.
Inoltre, questa sentenza rafforza la giurisprudenza che mira a garantire condizioni di lavoro e di tutela più giuste e più immediate per il personale militare, riconoscendo l’importanza di interventi rapidi per tutelare chi opera quotidianamente al servizio dello Stato, spesso in condizioni estreme o usuranti.
In conclusione, la sentenza del 2025 segna un passo avanti nella tutela dei diritti dei militari, offrendo un quadro normativo e giudiziario più favorevole e rispondente ai bisogni di chi rischia la propria salute nel corso dell’attività professionale, e sottolinea l’impegno delle istituzioni a garantire un’adeguata tutela previdenziale e sanitaria durante tutto il percorso di servizio.
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