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24 giugno 2025

Cassazione- Un militare, durante il servizio, si è reso protagonista di un comportamento ubriaco e violento. La condanna a suo carico è stata confermata in sede di Cassazione, rafforzando l’idea che l’episodio sia stato valutato come grave e rilevante ai fini disciplinari e penali.

 

Cassazione- Un militare, durante il servizio, si è reso protagonista di un comportamento ubriaco e violento. La condanna a suo carico è stata confermata in sede di Cassazione, rafforzando l’idea che l’episodio sia stato valutato come grave e rilevante ai fini disciplinari e penali.

**Normativa di riferimento:**
L’art. 139 del Codice Penale Militare di Pace (CPM) disciplina i comportamenti riguardanti l’ubriachezza in servizio. In particolare, dispone che:

> "Chi, in servizio, si trovi in stato di ubriachezza tale da compromettere il decoro, il buon ordine o la disciplina militare, è punito con la stessa pena prevista per chi commette un’azione contraria ai doveri del servizio."

**Analisi e commento:**

1. **Ubriachezza in servizio come comportamento vietato:**
L’art. 139 CPM riconosce che l’ubriachezza in servizio costituisce una violazione grave, in quanto compromette la disciplina militare e l’efficacia del servizio. Non si limita alla semplice condotta del militare, ma si estende alla necessità di mantenere un livello di professionalità e decoro anche sotto l’effetto di sostanze alcoliche.

2. **Violenza e comportamento violento:**
Il comportamento violento aggrava la gravità dell’episodio. La violenza, soprattutto in un contesto militare, rappresenta una grave minaccia alla sicurezza, alla disciplina e all’ordine pubblico interno. La Cassazione, confermando la condanna, ha ritenuto che tale condotta fosse incompatibile con le funzioni militari e con il dovere di disciplina.

3. **Conferma della condanna in Cassazione:**
La decisione della Cassazione di confermare la condanna indica che i giudici supremi hanno valutato correttamente gli elementi di prova e la qualificazione giuridica del fatto. La pronuncia conferma l’inappellabilità delle sanzioni e rafforza il principio che comportamenti di ubriachezza e violenza in servizio siano perseguibili e sanzionabili con fermezza.

4. **Implicazioni:**
- La normativa e la giurisprudenza evidenziano l’importanza di mantenere disciplina e ordine anche in circostanze di stress o difficoltà.
- La condotta violenta e ubriaca può comportare non solo sanzioni penali, ma anche conseguenze disciplinari militari, con possibili provvedimenti di allontanamento o altre misure correttive.

**Conclusione:**
Il caso in esame ribadisce che l’ubriachezza in servizio, specie se accompagnata da comportamenti violenti, costituisce una grave infrazione della disciplina militare, come previsto dall’art. 139 CPM. La conferma della condanna in Cassazione sottolinea la fermezza del sistema giuridico-militare nel reprimere condotte che minano l’ordine e la sicurezza dell’ambiente militare.



 

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